Napoli: dal cenone al carcere, la brutta sorpresa di Capodanno per un 30enne di Secondigliano

Antipasti e primo piatto sono ormai un ricordo del 2024. Struffoli e dolci natalizi attendono ancora di essere gustati. Un breve conto alla rovescia, auguri, baci, spumante e lenticchie per augurare prosperità. È il momento del secondo. Tutti a tavola. Ma la festa si interromperà bruscamente. Tra gli invitati, inaspettatamente, si aggiungeranno i Carabinieri. Il capofamiglia, un 30enne di Secondigliano, sarà l’ultimo a sentire il campanello, ma il primo a capire che quelle uniformi non sono lì per festeggiare. Dovrà scontare quasi sei mesi di carcere. Da agosto aveva lasciato i domiciliari senza autorizzazione, scomparendo dai radar. I militari della stazione di Secondigliano non hanno mai smesso di cercarlo, fino alla notte più lunga dell’anno. Scoprono che il 30enne è tornato a casa per il cenone di Capodanno con la famiglia. Ed è proprio lì che verrà arrestato, in esecuzione di un provvedimento della procura di Napoli Nord rimasto fino a quel momento pendente. L’uomo, prima di partire per il carcere di Poggioreale, si lamenterà in dialetto napoletano di non aver nemmeno finito di mangiare con “mammà”. Una fine amara per un inizio d’anno.

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