Vive in quel palazzo da 36 anni. Ma da oltre dieci quell’edificio è diventato un inferno. Almeno per lei, che vive nella legalità. Almeno per lei, che è legittima assegnataria di un immobile di proprietà del Comune. A qualcuno non va giù che quella donna, un’anziana di 81 anni, abiti insieme al figlio in quell’edificio che, ormai, è nella morsa della criminalità. Così il 19 novembre, in pieno giorno, ignoti hanno dato fuoco alla porta della sua abitazione, sradicando inoltre la sua cassetta della posta e disegnando una croce all’ingresso del suo appartamento. E’ l’inferno vissuto da una donna che da 36 anni (da quando risultò essere legittima assegnataria dell’alloggio) vive al primo piano della scala A della palazzina in via Emilio Scaglione 504.
E’ il 17 ottobre quando l’anziana, classe ‘42, si rivolge all’unità operativa speciale antiabusivismo edilizio del Comune di Napoli per denunciare che il palazzo in cui vive è nelle mani di nuclei familiari di occupanti fuorilegge. Occupanti che, non solo si sono insediati in alloggi di chissà chi, senza averne titolo, ma hanno anche eseguito lavori di ristrutturazione degli immobili a proprio piacimento. Dal nulla, in quell’edificio, è stato realizzato un nuovo appartamento nella miopia generale. Torniamo alla denuncia della 81enne. L’anziana, un vero e proprio esempio di coraggio e legalità, racconta al personale del Comune di Napoli che al piano terra si registrano due enormi abusi edilizi.
Evidentemente, la notizia della denuncia arriva alle orecchie degli stessi occupanti abusivi, che per tutta risposta danno libero sfogo alla violenza. E qui si arriva all’altra denuncia formalizzata dall’anziana, stavolta ai carabinieri della stazione di Marianella. E’ il 23 novembre. La donna racconta il suo incubo: “Sono da oltre dieci anni vittima di abusi e minacce”, e fa nomi e cognomi dei responsabili degli atti intimidatori, che poi sono le stesse persone che occupano, senza titoli, gli immobili nel palazzo in cui vive.
“Voglio denunciare quanto accaduto il giorno 18 novembre – aggiunge l’anziana – Mio figlio ha avuto delle discussioni con [omissis]. Io, visto quello che stava succedendo, sono subito scesa da casa per cercare di dare una mano a mio figlio. Nella confusione sono stata aggredita, con precisione ho ricevuto un pugno sul petto, mi sono recata in ospedale dove sono stata refertata per ‘trauma toracico da aggressione’ con una prognosi di cinque giorni”.
Il peggio deve ancora venire: “Il giorno dopo, domenica 19 novembre, verso le 8 insieme a mio figlio, mi sono portata presso il cimitero di Napoli per fare visita ai morti della mia famiglia, verso le 13 sono stata contattata, dal personale della polizia di Stato”. Cos’è successo? Ignoti hanno appiccato un rogo alla porta della sua abitazione. Nella tarda serata di lunedì sul posto è intervenuto anche il deputato Francesco Emilio Borrelli, insieme ad alcuni agenti della polizia di Stato. Non sono mancate le scintille con gli altri residenti dell’edificio. Le indagini guardano ai vicini di casa della donna, che sarebbero storici occupanti abusivi e che potrebbero avere intenzione di impossessarsi dell’immobile della 81enne.