NAPOLI – L’operazione portata a termine dai carabinieri martedì mattina quando sono stati arrestati in quattro ritenuti vicini agli Amato-Pagano ha avuto un’appendice ieri mattina con la cattura della moglie e del figlio di uno degli indagati, Raffaele Marrone. A finire tra le maglie della giustizia sono stati Dora D’Aria, 42enne, e suo figlio Gaetano Marrone, 23enne. Devono rispondere di possesso di droga ai fini di spaccio. Sono stati catturati dopo la perquisizione effettuata dai miliari dell’Arma, che martedì mattina avevano già sequestrato soldi, droga e armi, al termine delle ispezioni in un calzaturificio di Mugnano e nelle abitazioni di alcuni degli indagati. Martedì nell’appartamento in uso a Raffaele Marrone, 46enne, furono rinvenuti e posti sotto sequestro 4.495 euro e 100 grammi di hashish. Ieri le forze dell’ordine hanno deciso di ispezionare di nuovo la casa di Mugnano.
Pare che nella disponibilità di Gaetano Marrone siano stati rinvenuti 800 euro in contanti e due borse con all’interno 600 dosi tra hashish e marijuana per un peso complessivo di un chilo e mezzo di droga. Sarebbero, invece, riconducibili alla madre, Dora D’Auria, una busta con dentro 5 panetti di hashish dal peso di 500 i grammi. Sequestrati anche 16 proiettili calibro 38 special. In un locale della famiglia Marrone, inoltre i carabinieri avrebbero scoperto e messo sotto chiave due dispositivi conta banconote e una bilancia elettronica. Madre e figlio sono stati portati in carcere. La 42enne è stata trasferita nel penitenziario di Pozzuoli, mentre il 23enne è stato portato nel carcere di Poggioreale, che pochi giorni fa aprì le porte per accogliere il padre Raffaele, che venne arrestato insieme ad altre tre persone. Si tratta di Raffaele Maisto, 52enne, Giacomo Vallefuoco, 37enne e Antonietta Sarnataro, 62enne. Al termine delle ispezioni furono sequestrati una parrucca, una maschera, 161mila euro in contanti, due pistole, un fucile, 1.260 proiettili e 26 chili di droga.
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