Nella serata di martedì, nel quartiere Fuorigrotta di Napoli, la Polizia di Stato ha eseguito due ordinanze di custodia cautelare. I provvedimenti, emessi dal G.I.P. del Tribunale di Napoli su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, riguardano due pregiudicati gravemente indiziati di distruzione di cadavere, aggravata dal metodo mafioso. I fatti sono connessi all’omicidio di Gennaro Ramondino, avvenuto il 1° settembre scorso nel quartiere di Pianura. Ramondino fu ucciso a colpi di pistola all’interno di un sottoscala utilizzato come piazza di spaccio. In precedenza, la Squadra Mobile aveva già arrestato il presunto autore materiale dell’omicidio e un altro complice, accusato di favoreggiamento personale e distruzione di cadavere, anch’essi aggravati dal metodo mafioso. Secondo le indagini, i due arrestati, presenti al momento dell’omicidio, avrebbero contribuito alla rimozione del cadavere, trasportandolo con un’autovettura in una zona isolata di campagna per poi darlo alle fiamme, al fine di impedirne l’identificazione. Il provvedimento cautelare è una misura disposta in sede di indagini preliminari, avverso la quale sono ammessi mezzi di impugnazione. I destinatari sono persone sottoposte alle indagini e, come tali, presunte innocenti fino a sentenza definitiva. L’operazione si è conclusa il 12 dicembre 2024.