NAPOLI – Di venere e di marte non si sposa, non si parte, e neanche si nomina la giunta: Gaetano Manfredi è scaramantico, e quindi, come apprende Cronache, dovrebbe nominare i suoi assessori mercoledì prossimo. La lista è quasi pronta, Manfredi avrebbe potuto dare il via alle nomine già martedì, ma ha deciso di posticipare l’ufficializzazione della squadra di governo di 24 ore, per non violare la regola aurea. I nomi sicuri sono due: Edoardo Cosenza e Antonio De Iesu. Quasi certa la nomina di Sergio Costa, in quota M5s. Il resto manca: nulla trapela dal quartier generale di Manfredi, tranne alcune secche smentite su nomi circolati su alcuni mezzi di informazione, come quelli di Ennio Cascetta e Gino Nicolais. “Sarà una giunta”, dice a Cronache un esponente politico vicinissimo a Manfredi, “con profili tecnici, anche provenienti da Roma”. Per il Pd, salgono le quotazioni del presidente napoletano del partito, Paolo Mancuso. Napoli solidale, la lista di sinistra, dopo il “no” ai consiglieri eletti, quindi a Sergio D’Angelo, sta cercando la quadra al proprio interno. Ancora da sciogliere il nodo relativo al rappresentante in giunta della lista Azzurri-Napoli viva, fusione tra due componenti, quella dei renziani e quella dei transfughi di Forza Italia, capitanati da Stanislao Lanzotti. In corsa per un posto in giunta ci sarebbe Caterina Miraglia, mamma di Lanzotti. Ma sorge un problema politico: la Miraglia è stata assessore regionale nella giunta di centrodestra guidata da Stefano Caldoro, e nel 2018 si è candidata alle politiche sempre con il centrodestra. Ha gioco facile ad attaccare su questo punto il coordinatore cittadino di Forza Italia,l’europarlamentare Fulvio Martusciello: “E’ ridicolo Manfredi”, dice Martusciello, “se fa la giunta fotocopia di quella di Caldoro. La sua giunta sia per il 2026 e non per il 2010. Le notizie apparse sulla stampa di assessori pescati nell’impianto di chi ha governato la Regione per il centrodestra per cinque anni dal 2010 al 2015 sono francamente avvilenti e non promettono nulla di buono per la città”.
Lanzotti, stando a indiscrezioni attendibili, avrebbe obiettato che anche Cosenza è stato assessore di Caldoro, ma, ricordiamolo sempre, il docente è un tecnico, e non si è candidato alle ultime politiche. Se Manfredi dovesse quindi puntare su un altro nome, è in pole position Graziella Pagano, leader di Italia viva a Napoli e figura di garanzia per tutti. Sul versante delle liste centriste, moderate, liberali e che fanno riferimento a Vincenzo De Luca, cresce il fronte di chi vorrebbe chiedere la disponibilità per l’ingresso in giunta a Bruno Cesario, braccio destro del governatore, ex sottosegretario e parlamentare. Cesario avrebbe lo spessore adatto, secondo molti, per rappresentare nel governo cittadino l’universo dei moderati.