NAPOLI – Antonio Bellofiore, 27 anni, Pietro Raino, 33 anni, Carmine Guadagno, 38 anni, Pietro Sorrentino, 48 anni, Giorgio Sorrentino, 26 anni e Michele Ortone, di 18 anni, sono stati arrestati perché ritenuti responsabili a vario titolo di associazione di tipo mafioso e di estorsione. Le ordinanze di custodia sono state emesse su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia a seguito di una lunga indagine che ha permesso di individuare i responsabili di alcune estorsioni ai danni di commercianti di Pianura. In particolare è stato smantellato il sodalizio criminale dei Pesce-Marfella, storicamente insediato nel quartiere Pianura di Napoli e del quale Pietro Sorrentino rappresentava uno dei principali esponenti. L’operazione che ha portato ai sei arresti parte da un precedente arresto effettuato dalla Squadra Mobile di Napoli lo scorso 12 marzo di tre persone appartenenti al clan camorristico Pesce – Marfella e ritenuti responsabili di alcune estorsioni ai danni di commercianti della zona di Pianura. Da allora le indagini di Polizia e Carabinieri di Pianura si sono intensificate ed hanno permesso di accertare che il sodalizio imponeva la sua presenza criminale sul territorio di Pianura attraverso numerose estorsioni perpetrate, senza distinzione alcuna, nei confronti di attività commerciali, lecite e illecite.
Nello specifico, infatti, le pretese estorsive del sodalizio criminale sono state avanzate sia nei confronti del titolare di un negozio di abbigliamento, costretto a cedere senza corrispettivo numerosi capi di abbigliamento e a corrispondere periodicamente somme di denaro ai sodali del clan, sia nei confronti di due contrabbandieri di sigarette ai quali il denaro è stato estorto dietro minaccia di non poter più continuare a svolgere la loro illecita attività di vendita nel caso in cui non avessero corrisposto le somme richieste. Quattro gli uomini finiti in carcere, mentre per Ortone e Giorgio Sorrentino sono stati disposti gli arresti domiciliari.