Napoli, faida di Pianura: Antonio Lago nel mirino dei Carillo

Antonio Lago

NAPOLI – Secondo le informazioni in possesso degli investigatori della polizia, negli ultimi mesi Antonio Lago, 47enne nipote di ‘o’ Magone’, ovvero Pietro Lago, si sarebbe messo in azione per riportare il nome della cosca ai fasti di un tempo. Sembrerebbe, però, che i movimenti di cui si sarebbe reso protagonista il rampollo della cosca non siano piaciuti ai nuovi boss che detengono da anni il potere nel quartiere della periferia Ovest di Napoli. Infatti Antonio Lago è già sfuggito a un agguato. Il 29 agosto scorso al suo indirizzo vennero esplosi colpi di pistola.

Il 47enne venne ferito alle gambe in via Sartania. Però, secondo le informazioni in possesso degli agenti di polizia, chi sparò, fece fuoco per uccidere. Per il raid di agosto sono stati arrestati a ottobre Patrizio Cuffaro, 39 anni, Emanuele Bruno, 22 anni, Carmine Milucci, 38 anni, Antonio Campania, 44 anni, e Beniamino Ambra, 36 anni, accusati a vario titolo di tentato omicidio aggravato dal metodo mafioso. Gli indagati sono ritenuti vicini al clan Carillo. Secondo gli investigatori, il nipote di ‘o’ Magone’ sarebbe entrato nel mirino degli eredi dei Pesce-Marfella.

Dopo gli arresti dei presunti responsabili dell’esplosione di colpi di arma da fuoco all’indirizzo del 47enne sono emersi altri elementi su quello che successe nel pomeriggio del 29 agosto in via Sartania, a pochi passi da un campetto. Pare infatti, che i proiettili raggiunsero il bersaglio dopo che Antonio Lago si era intrattenuto al bar con uno dei presunti sicari. Non è escluso che gli spari furono la conseguenza di una lite scoppiata al termine di una trattativa non andata a buon fine. Da allora, nonostante gli arresti dei presunti responsabili del suo ferimento, il 47enne è ancora braccato dai Carillo. Nelle ultime settimane era circolata l’indiscrezione secondo la quale il nipote di ‘o’ Magone’ si fosse avvicinato ai Marsicano, nemici storici degli eredi dei Pesce-Marfella per tenere a bada meglio gli assalti dei ‘Carillo-Perfetto’. Ma è stato lo stesso Antonio Lago a far sapere di non essere intenzionato a stringere accordi con elementi di spicco presenti sul territorio del quartiere di Pianura, stretto ormai da troppo tempo nella morsa di una sanguinosa faida di camorra.

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