NAPOLI – Polveriera Fuorigrotta. Dopo la sparatoria in piazza Italia e la donna ferita per sbaglio, le istituzioni serrano le fila. Il prefetto Michele di Bari ieri mattina ha convocato d’urgenza il comitato per l’ordine e la sicurezza: con le forze dell’ordine ha predisposto una task force nel quartiere. L’ordine è blindare le palazzine popolari. Qui girano uomini armati e servono più pattuglie, per intercettare le batterie di fuoco. Era già successo pochi giorni prima: una lite fra tre uomini in auto e due in moto in piazzale D’Annunzio era finita a colpi di casco. Poi un centauro aveva estratto la pistola e sparato ad altezza uomo. I tre si erano rifugiati nella macchina ed erano scappati, inseguiti dai motociclisti, che continuavano a fare fuoco contro la vettura anche in via delle Scuole Pie, dove sono stati trovati i bossoli. Insomma un’emergenza criminale.
Nel vertice di ieri è stato fatto il punto sull’evento criminoso nel tardo pomeriggio di giovedì in piazza Italia, dove, nel corso di una sparatoria simile (sempre dopo una lite), era stata attinta da un proiettile a una gamba una donna, che si intratteneva nei giardinetti di piazza Italia con la figlia e con altri genitori e bambini del rione. Il prefetto è stato perentorio: “Si tratta di un episodio particolarmente grave che denota, tra l’altro, l’assenza valoriale e la povertà educativa degli autori, che hanno agito in un contesto popolato da bambini e genitori, in pieno giorno, incuranti di mettere a rischio l’incolumità di persone innocenti. Nell’immediato, le forze dell’ordine hanno attivato prontamente serrate indagini e controlli accurati della zona e delle aree limitrofe, anche con il supporto dei sistemi tecnologici presenti in loco, per individuare gli autori del gesto delittuoso”. Di Bari ha espresso vicinanza alla vittima della sparatoria. Intanto la donna è stata ascoltata dagli investigatori: ha spiegato che durante la serata mentre era in compagnia della figlia, un gruppo di ragazzi con casco in testa, dopo una discussione ha cominciato a litigare. Qualcuno ha sparato e tra la folla un proiettile vagante ha colpito lei a una gamba. Luisa Mangiapia ora sta bene, hanno spiegato i medici, che hanno estratto il proiettile dalla gamba. “Per fortuna hanno colpito me e non i bambini che giocavano sulle giostrine – ha detto la 49enne – avevo portato mia figlia al parco giochi. Non ho capito nulla, c’era un gruppetto di ragazzini seduto su una panchina e all’improvviso hanno gridato di scappare. Mi sono resa conto che la gamba sanguinava”. Altre persone hanno visto due gruppi di giovani tra i venti e i trenta anni litigare. Poi gli spari.