Napoli, ferito da un proiettile davanti alla stazione. L’ombra della faida Contini-Mazzarella

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NAPOLI – Spari vicino piazza Garibaldi. A poche decine di metri dell’ingresso della stazione centrale: tra i principali percorsi turisti in città. E’ successo sabato notte. La polizia è intervenuta dopo le segnalazioni dei passanti, che hanno visto sparare da una Opel Mokka a un uomo in strada all’altezza di piazza Principe Umberto. Mancavano pochi minuti all’una.

Il ferito non è stato trovato ed è il primo ‘giallo’: gli agenti hanno contattato gli ospedali nella zona: nessun uomo è stato medicato con lesioni da arma da fuoco. Come è possibile? Era stato ferito a una mano e sanguinava. Intanto sono scattate le verifiche nella zona. Gli agenti hanno trovato la Opel Mokka parcheggiata in vico Vasto a Capuana, con accanto uno scooter Honda Sh (entrambi noleggiati). Accanto alla Opel tracce di sangue, ma nessun bossolo. La macchina e la moto non erano lontane dal luogo degli spari, dove l’uomo era stato ferito. Ma perché erano state abbandonate in quel punto? Lo diranno le indagini della squadra mobile della questura.

I poliziotti poco dopo hanno effettuato nuovi controlli ai pronto soccorso, ma negli ospedali non risultano persone con ferite da arma da fuoco. Gli investigatori stanno esaminando in queste ore i filmati delle telecamere, per capire cosa possa essere successo nel cuore del centro cittadino, una area che dovrebbe essere blindata dalle pattuglie, perché tra i principali percorsi turistici a Napoli.

Gli inquirenti ipotizzano un raid punitivo: è stato esploso probabilmente un solo colpo di pistola da distanza ravvicinata: la Opel Mokka ha affiancato la vittima e il passeggero ha sparato una volta, colpendola alla mano e allontanandosi in tutta fretta. Diversamente avrebbe esploso più colpi di pistola, riflette un investigatore esperto. Di certo ora è scattato lo stato di massima allerta tra piazza Garibaldi e piazza Principe Umberto.

All’una di notte c’erano persone in strada e gli investigatori cercano i testimoni del raid. Di più. C’è da capire perché siano state trovate tracce di sangue, ma non i bossoli. Il commando potrebbe aver usato un revolver. Gli inquirenti esaminano più piste investigative e non escludono un avvertimento ai tanti venditori abusivi, che frequentano la zona della stazione e che spesso sono costretti a pagare una ‘quota’ ai clan della zona.

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