NAPOLI – Fiumi di cocaina a Napoli. La polvere bianca inonda i vicoli del centro storico. Non solo. Boom anche dell’hashish, soprattutto tra i giovani. Lo dice l’ultimo rapporto inviato ieri dalla prefettura, che traccia un bilancio nel primo semestre di controlli. In particolare la lente è stata puntata sui procedimenti sanzionatori per detenzione per uso personale di sostanze stupefacenti, o psicotrope. I dati: risultano ricevuti, dagli organi accertatori, 2.284 verbali di contestazione, di cui 1.418 per la prima volta e 866 nei riguardi di soggetti plurisegnalati. Nello specifico le segnalazioni hanno avuto ad oggetto 214 cocaina, 68 per crack, 30 eroina e 1.951 per cannabinoidi.
Il prefetto Michele di Bari spiega che ha adottato 2.896 ordinanze di convocazione a colloquio; effettuato 1.384 colloqui; adottato 748 ammonizioni, emesso 1.152 provvedimenti sanzionatori di sospensione della patente di guida, revocato 157 procedimenti, a seguito di conclusione con esito favorevole del programma terapeutico effettuato presso i SerT dell’area metropolitana di Napoli, nonché archiviato 165 procedimenti per minore età o irreperibilità dei segnalati.
Forte è l’impegno della Prefettura in questo delicato settore non limitandosi tuttavia all’aspetto repressivo, nella consapevolezza che la complessa tematica impone un approccio sistematico e condiviso tra tutti gli attori coinvolti, già attivi sul territorio con molteplici iniziative. Al riguardo, all’esito di apposito tavolo svoltosi in Prefettura il 13 luglio scorso, alla presenza di rappresentanti del Comune, del Direttore Scolastico regionale, del Direttore dell’Asl Napoli 1 Centro e delle forze dell’ordine è stato concordato un percorso operativo con specifici interventi, soprattutto rivolti ai giovani e ai giovanissimi in situazioni di disagio, per attuare il contrasto ad eventuali tendenze all’uso anche saltuario di sostanze stupefacenti, attraverso un programma di prevenzione, sviluppando modelli attitudinali positivi per valorizzare le risorse della persona. E’ stato concordato di porre in campo un’azione sinergica di informazione, contrastando la diffusa convinzione che l’uso di tali sostanze non rappresenta un illecito e informando compiutamente sulle gravi conseguenze che la tossicodipendenza causa sulla salute. L’avvio delle attività prevede in primis uno specifico progetto info- formativo, cui dare inizio nell’anno scolastico 2024-2025, i cui destinatari saranno individuati utilizzando i dati della geolocalizzazione a disposizione delle forze dell’ordine dai quali è possibile evincere le aree in cui si verificano il maggior numero di reati collegati all’uso delle droghe.