La camorra alza il tiro a Fuorigrotta. E lo fa organizzando un agguato che è un messaggio chiaro, perentorio, a una delle famiglie di mala più storiche della città. Ieri pomeriggio un uomo ha aperto il fuoco contro Gennaro Iadonisi, 60 anni compiuti a gennaio, centrandolo a entrambe le gambe. Ha esploso diversi colpi di arma da fuoco. Una mole di piombo che avrebbe potuto uccidere il destinatario della stessa. L’uomo è stato portato al Pronto soccorso dell’ospedale San Paolo.
Pochi giri di lancette dopo gli spari, il 60enne era già all’attenzione del personale medico. Se l’è cavata con trenta di prognosi e, dopo un paio d’ore, è stato dimesso. Agli investigatori della polizia di Stato (le indagini sono affidate al commissariato San Paolo e alla Squadra Mobile) ha raccontato di essere stato sorpreso da un malvivente armato mentre si trovava fermo in un parcheggio in via Rossetti, nei pressi di via Leopardi, non lontano dal fulcro del Rione Lauro.
Zona che è considerata roccaforte del clan che porta il suo cognome. Già, perché Gennaro Iadonisi è fratello del più noto Francesco Iadonisi, ritenuto capo dell’omonima cosca. E’ per questo motivo che non si esclude che l’agguato sia da inserirsi nelle eterne tensioni tra i clan di Napoli ovest.