NAPOLI – Arriva al pronto soccorso dell’ospedale dei Pellegrini in scooter. Alle sei del mattino. Spiega che ha finito di lavorare in un ristorante sul lungomare. In piazza Trieste e Trento ha incontrato un uomo. Ha avuto un diverbio: l’altro ha estratto una pistola e gli ha sparato alle gambe.
I medici contattano la polizia. Nel nosocomio alla Pignasecca si fiondano le pattuglie della questura e del commissariato San Ferdinando. Ascoltano a lungo Saverio Cannola (nella foto).
Ha una vistosa ferita da arma da fuoco alla gamba destra (guarirà in trenta giorni). Poi gli accertamenti delle forze dell’ordine. Il 48enne fornisce i primi dettagli per avviare le indagini. Racconta che è in scooter, un Honda Sh-150, quando viene assalito a colpi d’arma da fuoco a due passi dalla prefettura.
Gli agenti effettuano un sopralluogo in via Toledo: all’angolo con via Nardones trovano una scia di sangue e un bossolo calibro 6,35. La Scientifica lo sta esaminando, per individuare la semiautomatica, che ha fatto fuoco. Non è stata una rapina, si affrettano a dire dagli uffici della questura.
Sembra piuttosto una lite in strada, degenerata quasi subito. Qualcosa è successo ieri notte in piazza Trieste e Trento e gli inquirenti cercano i testimoni. La polizia ha raggiunto anche il ristorante, dove lavora il 48enne, per raccogliere informazioni. Abita alle spalle di piazza del Plebiscito. E quella è la strada che fa ogni notte per tornare a casa, terminato il turno. Chi ha incontrato? Potranno dirlo le telecamere di sorveglianza.
‘Stesa’ e panico in piazza Trieste e Trento
Una notte al cardiopalma per le forze dell’ordine. Tra sabato e ieri è successo tanto. E tutto nel centro storico. Andiamo ai fatti.
Una ‘stesa’ in piazza Trieste e Trento pochi minuti prima delle due. Fuggi fuggi dai locali (ripreso da una telecamera di sorveglianza). I colpi di pistola esplosi a poca distanza dalla folla seduta ai tavoli. Nelle immagini si vedono ragazzi e donne con bambini voltarsi di scatto verso l’altro lato dello slargo alle prime esplosioni (uno applaude pensando ai botti). Non è così. E dopo dieci secondi si alzano tutti e scappano nella direzione opposta. Senza capire: vedono le persone accanto nel panico e agiscono di istinto.
Tanti cittadini e turisti seduti ai tavolini. Tanto spavento e un tuffo al cuore per i commercianti nel centro storico, che cercano di ripartire dopo la pandemia. E’ il presidente di Confesercenti Campania, Vincenzo Schiavo ad alzare la voce: “I negozianti di piazza Trieste e Trento non ne possono più. La misura è colma. La pazienza è finita. Abbiamo associati in zona, imprenditori volenterosi e capaci, che stanno pensando di trasferire le loro attività. ‘Basta, non ce la facciamo più’ è la frase che ci sentiamo dire più spesso in questo periodo. E’ questo ciò che vogliono le istituzioni cittadine? Far chiudere i negozi, i bar, i ristoranti degli imprenditori perbene? Com’è possibile che non si riesce a garantire la sicurezza nemmeno in un’area centralissima, a due passi dall’ufficio del massimo rappresentante dello Stato sul territorio? E i turisti? Chi ritornerebbe in una città dopo aver vissuto scene da film western come quelle di ieri notte?”. Secondo il vicepresidente nazionale di Confesercenti, con delega al Mezzogiorno, è necessario agire in fretta per evitare che molti imprenditori decidano di gettare la spugna.
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