Napoli sotterranea: un mondo di cunicoli e cavità scavate nel tufo, un patrimonio storico spesso deturpato e utilizzato per scopi illeciti. Gallerie, scale, acquedotti, testimonianze di una storia millenaria, oggi in parte accessibili, vuoi per l’erosione naturale, vuoi per l’azione di chi si appropria di ciò che appartiene a tutti.
Nel cuore del rione Sanità, a pochi passi dall’osservatorio astronomico e dal bosco di Capodimonte, i carabinieri della compagnia Stella hanno scoperto un inquietante esempio di questo degrado. Durante un servizio di controllo a largo raggio nel quartiere, i militari hanno notato un portoncino di ferro socchiuso in vico II Severo a Capodimonte. Spingendo la porta, nascosta da vecchi manifesti e scritte spray, si sono trovati di fronte a una vera e propria grotta, a poche decine di metri dalla basilica di San Severo.
Un luogo di inestimabile valore storico, trasformato in una discarica abusiva. All’interno, carcasse di motoveicoli, decine di pezzi di ricambio, materiali di risulta e rifiuti. E, nascoste tra l’immondizia, due moto di grossa cilindrata, dal valore complessivo di circa 50mila euro, risultate rubate. I mezzi sono stati restituiti ai legittimi proprietari, mentre la grotta è stata sottoposta a sequestro.
L’operazione si inserisce in un più ampio servizio di controllo del territorio. Nel corso dell’attività, i carabinieri hanno identificato 60 persone, di cui 30 già note alle forze dell’ordine, e controllato 20 veicoli. Sono state sequestrate due auto e dieci scooter, con l’elevazione di 27 sanzioni al codice della strada per un totale di 43mila euro. L’operazione testimonia l’impegno delle forze dell’ordine nel contrastare la criminalità e nel tutelare il patrimonio storico e culturale della città.