Napoli, guerra tra clan a colpi di soffiate

La strategia: segnalazioni alla polizia per far arrestare gli immigrati con armi e droga

NAPOLI – Scoppia la guerra nei vicoli tra clan napoletani e stranieri a colpi di ‘soffiate’ alle forze dell’ordine. La polizia e i carabinieri negli ultimi giorni hanno arrestato decine di immigrati con stock di armi e droga. Ma è uno stratagemma delle cosche del centro storico, per ‘eliminare’ la concorrenza delle paranze extracomunitarie, che sono diventate competitive nei traffici di stupefacenti e ora anche nelle estorsioni. In particolare gli stranieri incassano percentuali sul business della prostituzione e sulle piazze di droga nelle stradine intorno a piazza Garibaldi. La vera polveriera è il quartiere Vasto con la zona della Maddalena, a ridosso di via Pietro Colletta. Sono diventati ormai pericolosi competitor per i partenopei. Negli ultimi giorni nei blitz sono stati fermati quasi solo extracomunitari.

Secondo informative della squadra mobile, gli interventi mirati sono scattati dopo segnalazioni dei napoletani e gli agenti sono andati a colpo sicuro. Tanto che hanno recuperato arsenali e grosse quantità di stupefacenti.

Stando alla mappa tracciata dagli inquirenti, la zona di confine tra l’Alleanza di Secondigliano e i Mazzarella è diventata rovente. Le due cosche faticano a controllare l’espansione criminale dei gruppi stranieri, che hanno una maggiore manovrabilità, perché spesso gli affiliati sono ‘fantasmi’, irregolari e sconosciuti alle forze dell’ordine. Dunque difficili da monitorare.

Cosa sta accadendo. Gli immigrati gestiscono grosse quantità di droga e hanno allestito nei bassi mini postazioni per venderla (perfettamente funzionanti). Una concorrenza che non va giù ai clan del posto: Mazzarella, Contini e Licciardi. Soprattutto in un periodo di crisi economica e ristrettezze come questo, dopo una lunga emergenza per la pandemia. Non se ne parla di spartire gli affari con gli stranieri. Ecco che alla prima occasione parte la ‘soffiata’ e le forze dell’ordine si fiondano in maxi sequestri e arresti nei vicoli.

Accade sempre più spesso. Qualcuno ha ipotizzato che qui le cosche abbiano abdicato a favore dei nuovi gruppi guidati da stranieri. Non è così. Le paranze di immigrati sono viste come intralcio. E sta partendo una dura offensiva.
Difficile scatenare una guerra nel centro storico, senza attirare l’attenzione degli inquirenti e delle forze dell’ordine. Meglio abbandonare la strategia militare e puntare sull’intelligence.

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