NAPOLI – Ponticelli è in fibrillazione. I ras dei De Luca Bossa-Minichini abbandonano il bunker del Lotto 0 e si rifugiamo nei quartieri di Barra e San Giovanni a Teduccio. Temono rappresaglie e chiedono protezione ai Rinaldi.
Le palazzine nel Lotto 0 sono diventate una polveriera e non più sicure.
I De Luca Bossa-Minichini erano gli ultimi nemici dei Bodo, che adesso hanno campo libero a Ponticelli. E’ l’ultimo scenario tracciato nelle informative delle forze dell’ordine.
Diversi fattori hanno accelerato questo fenomeno: il maxi blitz a novembre con settanta arresti ha disarticolato i De Luca Bossa-Minichini. I De Micco hanno vinto ‘a tavolino’. Non solo. Più di recente l’avvicinamento tra i D’Amico e i Bodo ha chiuso la partita. Non hanno più rivali e i De Luca Bossa adesso si sentono accerchiati al Lotto 0.
Cosa accadrà nelle prossime ore? Secondo gli inquirenti, nulla se le paranze non arriveranno a contatto. In pratica se i De Luca Bossa-Minichini si faranno da parte, non ci sarà battaglia. Se, invece, dovessero decidere di opporre resistenza, a quel punto potrebbero partire rappresaglie. Di ogni tipo. E’ già successo.
Al momento la tensione resta alta e la Procura esamina ogni scenario possibile: soprattutto il recente asse D’Amico-De Micco suggellato dai matrimoni. I gruppi da acerrimi nemici diventano alleati fedeli. E’ una notizia non da poco e ci lavorano gli specialisti della squadra mobile della questura e i carabinieri del nucleo investigativo. Vogliono ridisegnare la ‘mappa’ a Ponticelli. Non è facile, perché gli equilibri cambiano in un giro di lancette d’orologio. Troppo in fretta, per adottare le contromisure. Di certo c’è un elemento nuovo: il quartiere diventa tutto ‘Bodo’. I De Luca Bossa e gli ex Sarno sempre più isolati: costretti ad abbandonare le palazzine. Comincia una lenta migrazione in altre zone della città. Dopo i matrimoni tra due donne dei D’Amico, sposate con due ‘colonnelli’ dei De Micco, anche il parco Conocal è diventato ‘affiliato’ ai Bodo. Ne sono certi gli investigatori, che hanno inviato una dettagliata informativa alla Procura.
Gli inquirenti al momento non escludono ipotesi. Ma sanno una cosa: un matrimonio è più di un patto, perché dura nel tempo e significa, che c’è la volontà di non farsi la guerra.
Insomma si può dire che da oggi i D’Amico e i De Micco non sono più rivali. Gli altri ne dovranno prendere atto.
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