Napoli. Imprenditore edile sequestrato dai clan a Scampia

NAPOLI – Ancora un imprenditore sequestrato. Stavolta nel quartiere Scampia. Un commando ha segregato in casa l’imprenditore edile a scopo estorsivo.
Sono entrati nell’appartamento con un escamotage. Poi lo hanno immobilizzato e legato. Segregato, minacciato e malmenato per ottenere il denaro.
Le indagini sono scattate subito dopo e ci lavorano i migliori apparati investigativi della squadra mobile e del commissariato. La vittima ha riportato lesioni superficiali, escoriazioni dopo il pestaggio. Nel frattempo gli inquirenti hanno raccolto le prime informazioni, per individuare i responsabili. E’ caccia a quattro uomini.
Al momento la Procura mantiene il massimo riserbo sulle indagini, ma ci sarebbero altri casi simili nell’area nord della città. Almeno un altro episodio, che le forze dell’ordine stanno ricostruendo.
Secondo gli inquirenti, i clan hanno ingranato la marcia alta e adottato la strategia della tensione. Accade quando vogliono fare cassa in fretta e hanno bisogno di liquidità. Le richieste diventano pressanti. E chi non ha versato la ‘quota’ entra nel mirino dalle batterie dei picchiatori.
Nell’area nord della città ci sono diverse cosche capaci di organizzare un sequestro con modalità militari. Gli Scissionisti degli Amato-Pagano, gli Abbinante del rione Monterosa, la Vanella Grassi del Lotto G, ma arrivano anche i Licciardi di Secondigliano e le paranze di Miano. Insomma è difficile individuare l’organizzazione.
Gli accertamenti delle forze dell’ordine partono dal racconto della vittima e dai filmati registrati dalle telecamere di sorveglianza.
Pochi giorni fa altri due sequestri di persona, quella volta nel centro storico. Adesso la Procura ha acceso i riflettori e sono scattate indagini mirate.
Per quanto riguarda Scampia, gli investigatori parlano di un ‘sequestro lampo’, durato forse un’ora, o poco più. Questo perché i sequestratori temono le indagini delle forze dell’ordine. Non sempre gli accertamenti scattano subito, perché serve una denuncia (che non sempre arriva).
Le vittime si rivolgono alle forze dell’ordine quando sono allo stremo, spesso passano giorni, settimane.
L’imprenditore è stato sequestrato a Scampia per terrorizzarlo e costringerlo a pagare il ‘pizzo’.
La squadra mobile della questura lavora in queste ore per identificare i quattro responsabili.

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