Napoli, arriva in Consiglio il Bilancio di previsione

Napoli, sempre più stretto il legame tra il comune e l'ordine degli ingegneri
Napoli, sempre più stretto il legame tra il comune e l'ordine degli ingegneri

napoli (Renato Casella) Una “missione impossibile” quella in cui si è imbarcato il Comune per mantenere gli impegni derivanti dal “Patto per Napoli”. Lo si evince dal parere dei revisori dei conti Costantino Sessa, Domenico Carozza e Antonio Daniele nel parere al bilancio di previsione 2022-2024 firmato dall’assessore Pier Paolo Baretta e che approderà domani in Consiglio. Il collegio, pur esprimendo parere favorevole, ricorda fra l’altro che con il “Patto” firmato il 29 marzo scorso è stato assegnato al Comune un contributo di 1 miliardo e 231 milioni, che s aggiunge ad altri aiuti stanziati con la legge di bilancio 2021 e non esclude l’erogazione di ulteriori aiuti. L’amministrazione locale dovrà fra l’altro aumentare, a partire dal 2023, l’addizionale comunale Irpef, con una rimodulazione della soglia di reddito esente, istituire l’addizionale comunale sui diritti di imbarco aeroportuale per passeggero e aumentare la riscossione delle entrate attraverso l’affidamento in concessione della riscossione sollecitata e di quella coattiva, nonché attraverso l’anticipo della consegna dei ruoli per le entrate tributarie e le violazioni del Codice della strada. Infine, bisognerà puntare a valorizzare il patrimonio immobiliare, attraverso accordi con società pubbliche, e a ridurre i fitti pagati dall’ente locale. 

Ma nonostante i contributi a favore, le condizioni del Comune (in procedura di riequilibrio finanziario), nonché gli effetti finanziari della pandemia da Covid-19 e della crisi energetica per la guerra in Ucraina, “lo espongono potenzialmente a forti squilibri di bilancio che richiedono interventi correttivi, tempestivi e adeguati, in considerazione soprattutto del fatto che il piano risanamento prevede notevoli impieghi di risorse finanziarie” derivanti dalla vendita di beni patrimoniali, oltre che con maggiori entrate tributarie derivanti dalla lotta all’evasione.

I revisori passano quindi a elencare gli impegni del Comune necessari per rispettare il “Patto per Napoli”: vanno accelerate le procedure per affidare la riscossione, anticipando i ruoli per le entrate tributarie. La vendita dei beni è fondamentale e “i notevoli ritardi accumulati nel conseguimento degli obiettivi contenuti nel Piano di alienazione hanno avuto ripercussioni evidenti e diretti sull’assorbimento della quota annuale del disavanzo complessivo”. Il collegio esorta l’amministrazione del sindaco Manfredi ad attivarsi per intercettare i fondi del Piano nazionale di ripresa, rafforzando le capacità tecniche ed operative con particolare riguardo alle attività di attuazione, controllo e rendicontazione degli interventi. C’è quindi da lavorare sul personale, adeguando la struttura organizzativa e approfittando delle deroghe per le assunzioni del personale necessario a sfruttare i finanziamenti. Vanno controllati attentamente anche altri aspetti, come le misure organizzative adottate per assicurare il rispetto delle scadenze di rendicontazione. C’è il problema della capacità del Comune di anticipare con risorse proprie i pagamenti delle spese originate dal Pnrr, Verosimilmente, il problema sarà risolto con l’anticipazione di risorse da parte del Ministero competente. “Non va, comunque, trascurato – scrivono i revisori – il rischio di restituzione della somma laddove non dovesse risultare raggiunto il target di riferimento. La prevenzione di questo rischio richiede, innanzitutto, da parte del soggetto attuatore un efficace controllo e monitoraggio sulla realizzazione del cronoprogramma e, quindi, una specifica organizzazione degli uffici tecnici”. Infine, il collegio ritene necessario il controllo delle vertenze in corso, “con costante aggiornamento del corrispondente fondo contenzioso e passività pregresse”, e la conciliazione di crediti e debiti nei riguardi delle aziende partecipate. Per questi ultimi enti va verificato “se le perdite siano dovute agli effetti della pandemia da Covid-19, ovvero a cause indipendenti dall’emergenza sanitaria”

“Chiediamo all’amministrazione – dichiara il consigliere indipendente Toti Lange a proposito del bilancio – di migliorare i servizi sociali per contrastare l’emarginazione e fare in modo che Napoli non sia la cenerentola d’Italia per vivibilità e prestazioni sociali. Garantire i servizi minimi deve essere l’obiettivo di un bilancio normale”. Non si può trascurare la raccolta dei rifiuti, “ora che abbiamo superato altre città europee per numero di turisti”, né il “contrasto al fenomeno emergenziale della devianza minorile e la sicurezza della città”.

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