NAPOLI – La fine di un ciclo. Potrebbe essere questo il significato della sconfitta interna del Napoli contro l’Atalanta, giusto un anno dopo la splendida vittoria di Torino del 22 aprile 2018. All’epoca in partenopei lottavano per lo scudetto sotto gli ordini di Sarri. Adesso il Napoli non può far altro che chiudere il discorso qualificazione in Champions al più presto possibile. Avesse vinto oggi, avrebbe già sbrigato la pratica. Devono aspettare quindi, gli azzurri. E soprattutto devono interrogarsi su una seconda parte di stagione da horror. Da dicembre in poi falliti tutti gli obiettivi. Per fortuna che la squadra di Ancelotti ha accumulato un vantaggio considerevole sulla quinta in classifica, altrimenti sarebbe a rischio pure la Champions. Per vincere al San Paolo all’Atalanta sono bastati 20 minuti di buon livello.
Fattore Ilicic
L’ingresso di Ilicic, tenuto inizialmente a riposo da Gasperini in vista della semifinale di ritorno della Coppa Italia, ha cambiato il volto della gara. Il Napoli si è sciolto come neve al sole. Eppure al San Paolo faceva freddo. A scaldare i pochi tifosi partenopei presenti a Fuorigrotta ci ha pensato Mertens. Grazie alle giocate del belga, sembrava che la squadra di Ancelotti potesse conquistare la vittoria e la conseguente qualificazione alla fase a gironi della Champions League. Mertens ha siglato il vantaggio nel primo tempo e ha servito a Milik un assist al bacio nella ripresa.
Tante occasioni, un solo gol: al Napoli manca un bomber
Purtroppo al polacco è mancata la cattiveria giusta per trafiggere Gollini: troppo morbido il pallonetto, su cui si è avventato Masiello per un recupero prodigioso. Milik senza la verve giusta. Lo stesso si può dire anche di Mertens, che ha fallito almeno due gol fatti a tu per tu col portiere dell’Atalanta, e di Zielinski. L’errore del centrocampista polacco è arrivato nel primo tempo. Dal possibile 2-0, il Napoli si è ritrovato con le gomme a terra.
Da dimenticare i cambi di Ancelotti
Quando Gasperini ha inserito Ilicic nel motore, i giri dell’Atalanta, invece, sono saliti. Ne ha approfittato Zapata, che ha prima pareggiato i conti e poi ha permesso a Pasalic di realizzare la rete del clamoroso sorpasso. Il Napoli non è riuscito a mettere in piedi una reazione per pervenire quantomeno al pareggio. Infruttuosi i cambi di Ancelotti, il quale ha tenuto fuori Insigne per tutta la partita. Dopo la sostituzione in occasione della sconfitta di giovedì a Fuorigrotta contro l’Arsenal in Europa League. Un altro caso si è aperto. Uno dei tanti.