Gli abitanti in via Egiziaca e Pizzofalcone si ribellano ai clan, che occupano una palazzina da decenni. La prima volta. Lo Stato è intervenuto e ha sigillato le abitazioni degli ‘abusivi’. E’ bastato? Per niente. Di notte qualcuno sfonda la porta murata di un appartamento sotto sequestro (è stato sgomberato e liberato di recente). Ma la polizia interviene subito, grazie a una segnalazione in tempo reale. E denuncia quattro persone.
Andiamo con ordine. La telefonata alla polizia: “Quattro persone stanno entrando nell’appartamento al primo piano del civico 35. E’ una casa chiusa e sequestrata”. Il raid viene sventato dagli agenti del commissariato San Ferdinando. Stavolta decine di persone seguono l’operazione: scese in strada, al fianco delle forze dell’ordine. Non hanno più paura. Tutto parte dal sopralluogo quindici minuti più tardi.
La tamponatura dell’ingresso è stata sfondata: mattoni distrutti con una mazzuola. Gli investigatori avviano una indagine lampo: in poche ore individuano i responsabili. Abitano nella zona. Due uomini e due donne. Un nucleo familiare. Nella stessa giornata vengono denunciati per violazione dei sigilli. Ascoltati ‘a caldo’, sibillano poche parole: “Non abbiamo un tetto sotto cui dormire e abbiamo visto la casa libera”.
Ma quell’appartamento è sotto sequestro: nessuno può accedere e c’è un’inchiesta in corso, perché era occupato abusivamente. Molti appartamenti al civico 35 sono sequestrati, perché dentro erano entrati in modo illegale. In tutto 22. Altri (pochi) sono regolari: se tutti fossero stati occupati, lo Stato avrebbe murato l’intero edificio. Non si può fare, perché vi abitano altre famiglie.
I provvedimenti eseguiti fino ad oggi sono due. Sempre il commissariato ha eseguito il primo decreto di sequestro con sgombero nel novembre 2022 (liberati 20 alloggi), il secondo ad aprile (altri 20 liberati). In totale 40 abitazioni, che per anni sarebbero state occupate da abusivi. Come è stato possibile? Gli investigatori hanno da sempre ricevuto poche segnalazioni.
Ma adesso qualcosa cambia: i cittadini vogliono legalità e rispetto delle regole. Hanno capito che conviene a tutti: prima ancora a loro. Le cosche adottano la strategia opposta: paura e minacce, per piegare i residenti e agire fuori legge. Ora gli abusivi tentano ancora di occupare gli alloggi di Pizzofalcone, a poche decine di metri da piazza del Plebiscito a dagli uffici della prefettura.
Ma la polizia stavolta li manda via subito. Il palazzo di proprietà del Comune di via Egiziaca a Pizzofalcone è di nuovo nel mirino. Lo Stato però ha i riflettori accesi (anche di notte). Infatti a tarda sera hanno violato i sigilli dell’appartamento sotto sequestro e sfondato la parete in muratura, ma si sono allontanati in tutta fretta, all’arrivo delle pattuglie.
Poi le indagini delle forze dell’ordine. La Procura non intende fare passi indietro. L’area di palazzo Serra di Cassano è blindata. A pochi metri da questo luogo c’è da alcuni giorni il sito scelto come residenza dal nuovo capo della Procura Nicola Gratteri. Quel palazzo a Pizzofalcone da dove sono stati cacciati tutti gli abusivi è il simbolo della battaglia delle istituzioni contro la criminalità.