NAPOLI – Proseguono le indagini degli agenti di polizia sulla bomba esplosa in via Nabucco nella notte tra il 24 e il 25 novembre nei pressi di un edificio. Nello stabile abita Antonio Lago. Si tratta del nipote di Pietro o’ Magone, storico boss del clan che in passato dettava legge a Pianura. Secondo i ben informati, pare che il 47enne, già vittima di due raid, da cui è sempre scampato, come successe un anno e mezzo fa quando in via Sartania, nei pressi di un campo sportivo venne raggiunto da alcuni colpi di pistola, stia lavorando da mesi per riportare la cosca omonima ai fasti di un tempo. Le indagini dei poliziotti hanno fatto emergere i contatti tra Antonio Lago e i Licciardi, gruppo malavitoso che fa parte dell’Alleanza di Secondigliano, uno dei cartelli criminali più potenti tra quelli attivi nel capoluogo partenopeo, per ricevere sostegno nel rialzare il clan Lago. Secondo le informazioni in possesso degli investigatori, pare che il nipote di o’ Magone voglia utilizzare gli stessi canali aperti dallo storico boss dei Lago per inserirsi di nuovo nello scacchiere criminale di Pianura. Un’ambizione, ovviamente, osteggiata dai gruppi criminali egemoni tra le palazzine di edilizia popolare della periferia Ovest di Napoli. Tra questi i Carillo-Perfetto, che da quando gli Esposito-Calone-Marsicano sono stati messi spalle al muro dagli arresti eccellenti effettuati dalle forze dell’ordine negli ultimi anni, hanno messo le mani sui principali business criminali a Pianura. Non vanno sottovalutati i colonnelli dei Santagata, che stanno tenendo in piedi la cosca dopo la cattura del boss Massimiliano Santagata.
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