Napoli, l’esercito degli insospettabili: la Camorra arruola ‘facce pulite’ per il business dei botti. Arrestato 25enne con un arsenale in auto

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NAPOLI – Un’auto qualunque, un ragazzo dall’apparenza irreprensibile, ma un carico di morte nascosto sotto i sedili. Non è la trama di un film, ma la cruda realtà emersa durante l’ennesimo controllo dei Carabinieri a Napoli, che solleva il velo su una strategia criminale sempre più consolidata: l’arruolamento di giovani incensurati per i traffici illeciti. Dopo la droga, ora anche il mercato nero dei botti illegali si affida a volti puliti, pedine insospettabili di un ingranaggio che non si ferma mai e che, come un’azienda spietata, adatta il proprio business alle richieste del mercato.

La scena si svolge nel quartiere Fuorigrotta, un martedì pomeriggio come tanti. Il traffico di via Gabriele Rossetti scorre caotico, ma l’occhio esperto dei militari della stazione Rione Traiano nota qualcosa di anomalo. Un’utilitaria con al volante un giovane di 25 anni procede con un’andatura incerta. È l’agitazione del conducente a tradirlo. Quando i Carabinieri gli intimano l’alt, il suo nervosismo diventa palese: lo sguardo sfuggente, le mani che tremano leggermente sul volante, risposte evasive. Bastano pochi istanti per capire che in quella vettura si nasconde qualcosa.

La perquisizione non tarda a confermare i sospetti, trasformando un banale controllo in un sequestro ad alto rischio. Nascosti sotto i sedili posteriori, avvolti in modo rudimentale, vengono rinvenuti 100 candelotti esplosivi. Non si tratta di innocui fuochi d’artificio, ma di ordigni pirotecnici non convenzionali e privi di qualsiasi omologazione, i famigerati “cobra”. Micidiali e imprevedibili, erano ancora privi di etichetta, pronti per essere “marchiati” e immessi nel circuito illegale in vista delle imminenti festività di fine anno. Il peso complessivo del materiale esplodente supera i 4 chilogrammi: una vera e propria bomba viaggiante che circolava indisturbata tra le centinaia di auto, scooter e autobus del traffico cittadino, mettendo a repentaglio l’incolumità di chiunque si trovasse nel suo raggio d’azione.

La pericolosità del carico ha reso necessario l’intervento immediato degli artificieri del comando provinciale di Napoli, gli unici specialisti in grado di maneggiare e mettere in sicurezza un simile quantitativo di esplosivo instabile.

L’arresto del 25enne, un ragazzo senza alcun precedente penale, apre uno squarcio inquietante sulla nuova frontiera dell’illegalità. Come già documentato per il narcotraffico, la criminalità organizzata agisce come una S.p.A., diversificando gli investimenti e ottimizzando la logistica. Reclutare corrieri “puliti” è una mossa strategica: sono meno soggetti ai controlli, e in caso di arresto, rappresentano un anello debole e facilmente sostituibile della catena, spesso attratto dalla chimera del facile guadagno. Il calendario, d’altronde, non mente: siamo al 25 novembre, e la macchina organizzativa del mercato nero dei botti di Capodanno è già in pieno fermento, pronta a inondare le piazze di ordigni che ogni anno causano feriti e, talvolta, vittime.

Il giovane, ora in attesa di giudizio, è l’ennesima prova di come la camorra sappia stare al passo coi tempi, sfruttando le debolezze e le ambizioni di chi, per poche centinaia di euro, accetta di trasformarsi in un potenziale assassino, trasportando la morte su quattro ruote.

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