NAPOLI – Nicola Rullo ricercato in Spagna. La squadra mobile nelle ultime ore ha stretto il cerchio con rastrellamenti all’Arenaccia, in due palazzine in via Nuova del Campo, alla Doganella e in via Don Bosco. Blitz e ispezioni, che scattano anche la sera e nel cuore della notte. Gli inquirenti fanno terra bruciata e attendono un passo falso del 54enne, indicato dagli inquirenti ai vertici del clan Contini. Un passo falso. Uno spostamento non programmato. Anche i carabinieri lo cercano. Secondo la questura, il boss è stato costretto a lasciare Napoli in tutta fretta. Negli ultimi giorni gli investigatori della squadra mobile hanno accelerato le indagini su input della Procura: serve fare in fretta. Così sono scattate perquisizioni in decine di appartamenti. Se ‘cade’ Rullo, cadono i Contini nel centro storico e con ogni probabilità la roccaforte nel Borgo Sant’Antonio Abate. Anche per questo le forze dell’ordine vogliono rintracciarlo il prima possibile. Non solo. Gli agenti gli devono notificare una misura cautelare. Il reato contestato è il sequestro di persona a scopo di estorsione.
Il pubblico ministero ha emesso un decreto di fermo per Nicola Rullo (irreperibile), Armando Reginella, 52 anni, Carlo Di Maio, 37 anni e Marcello Madonna, 26 anni, incensurato. La vicenda parte dalla Doganella, dove il figlio di un armatore sarebbe stato sequestrato e condotto in un’abitazione in via Nuova del Campo. Qui c’era una decina di persone ad attenderlo. Il 26enne sarebbe stato pestato da Rullo. Poi sarebbe stato contattato il padre: porta 350mila euro. Ma gli agenti della Mobile sono stati più veloci e il ragazzo è stato abbandonato davanti all’ospedale Fatebenefratelli. Reginella è difeso dall’avvocato Antonio Del Vecchio, Di Maio dagli avvocati Raffaele De Rosa e Angelo Riccio, Madonna da Ivan Filippelli. Oltre Rullo, c’è un’altra persona irreperibile. Disposta la vigilanza per la famiglia dell’imprenditore.
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