NAPOLI (Renato Casella) – La maggioranza Manfredi minimizza dopo il flop della seduta di Consiglio di venerdì scorso, ma la mancanza del numero legale dimostra che, se non altro dal punto di vista organizzativo, c’è da lavorare. In particolare, viene da chiedersi dove fossero i capigruppo per esercitare quella che, in termini parlamentari, viene definita “la frusta”. Nino Simeone, capogruppo di Napoli libera, nega qualsiasi significato politico dell’accaduto: “I consiglieri che sono risultati assenti erano quasi tutti nei pressi dell’aula consiliare, non erano andati via. Non credo ci sia alcuna implicazione politica”. Dal punto di vista organizzativo, ammette Simeone, il fallimento della seduta è invece “un segnale preciso” delle necessità di registrare i meccanismi in maggioranza. Per Gennaro Acampora, capogruppo del Pd, non c’è “nessun flop e nessun significato politico. Semplicemente sono accadute un po’ di cose in contemporanea” ma le assenze sono dovute comunque a “impegni singoli”.
Quanto al coordinamento della coalizione di governo, “dal punto di vista organizzativo si deve sempre migliorare”.
Ai lavori di venerdì scorso era assente l’intera squadra di Napoli solidale-Europa Verde”, composta da Sergio D’Angelo, Rosario Andreozzi e Luigi Carbone e che diverse volte ha espresso posizioni critiche nei confronti di alcune scelte della maggioranza (a completare l’elenco dei mancanti ci sono Claudio Cecere, Aniello Esposito, Gennaro Rispoli, Flavia Sorrentino e Pasquale Sannino). D’Angelo ha dichiarato, come riportato ieri da “Cronache”, che la mancanza del numero legale è stato un “fatto del tutto accidentale”, ma ha esortato la coalizione della quale fa parte a “tenere un passo diverso”.
Fino a ieri, non c’era ancora una data per il recupero della seduta: in settimana il presidente dell’assemblea civica Vincenza Amato dovrebbe riunire la conferenza dei capigruppo per decidere. Saranno inseriti all’ordine del giorno gli argomenti non discussi nel corso delle seduta di venerdì: fra gli altri, lo schema di convenzione per l’affidamento del servizio di tesoreria e una variazione di bilancio per il finanziamento di 2 milioni e 722mila euro di debiti per cartelle esattoriali/avvisi di accertamento/ingiunzioni di pagamento per omesso e/o parziale pagamento di Imu, Tasi e Tari su immobili di proprietà comunale situati al di fuori del territorio di Napoli.
Un’altra variazione, dell’importo di 4 milioni, è necessaria invece per l’adeguamento degli stanziamenti per la copertura finanziaria delle spese relative all’organizzazione e svolgimento delle consultazioni elettorali del 25 settembre 2022. Questa spesa, come prevede la legge, sarà anticipata dal Comune e poi rimborsata dal ministero dell’Interno.
L’assessore Vincenzo Santagada propone poi al Consiglio di gestire il servizio di illuminazione votiva e ambientale nei cimiteri cittadini con affidamento a terzi fino alla fine del 2027.
Napoli. Maggioranza “distratta”, i capigruppo minimizzano
La seduta flop in Consiglio. Acampora (Pd): nessun significato politico dietro la mancanza del numero legale