Napoli, Manfredi: “Le Partecipate sono in crisi. Siamo di fatto in dissesto”

"Sarei felicissimo se venissi smentito su questi dati drammatici, ma temo che saranno confermati", spiega l'ex ministro dell'Università

Alessandro Pone - Lapresse Napoli 08 marzo 2021 cronaca A causa dell'aumento dei contagi, la Campania ritorna in zona rossa. In foto la zona rossa al centro di Napoli. Lungomare di Napoli. Alessandro Pone Lapresse 08 march 2021 News Naples Due to the increase in infections, Campania returns to the red zone. In the photo the red zone in the center of Naples.

NAPOLI – “Il Comune presenta una situazione economica e organizzativa drammatica. Le passività superano abbondantemente i cinque miliardi di euro, tra debiti e crediti inesigibili. Le partecipate sono in piena crisi e si prospettano difficoltà a erogare i servizi. La macchina amministrativa è povera di personale e competenze indispensabili”. Così Gaetano Manfredi, ex ministro dell’Università ed ex rettore della Federico II, nella lettera con la quale ha comunicato la sua indisponibilità a candidarsi a sindaco di Napoli per il centrosinistra unitario. “La capacità di spesa corrente è azzerata – aggiunge -. Siamo, di fatto, in dissesto. Un dissesto che dovrà essere dichiarato o dal sindaco Luigi de Magistris entro qualche giorno o dal nuovo sindaco a fine anno”.

“Sarei felicissimo se venissi smentito su questi dati drammatici, ma temo che saranno confermati. La conseguenza è che, in queste condizioni della città, il sindaco diventa un commissario liquidatore. I napoletani, legittimamente, hanno aspettative altissime – scrive Manfredi -. Ambiscono ad avere trasporti efficienti, strade riparate e pulite, asili nido, centri per gli anziani, impianti sportivi, parchi pubblici e condizioni di vita quotidiana adeguate ai migliori standard nazionali e internazionali. E questa è soltanto l’ordinaria amministrazione. Ma chiedono anche altro, vogliono evolvere verso la trasformazione digitale, il turismo sostenibile, l’economia circolare, i diritti di cittadinanza. Ambiscono a fare di Napoli, seppur mantenendo tutte le sue formidabili tipicità, una città europea a pieno titolo come è stata sempre nella sua storia” rimarca Manfredi.

(LaPresse)

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