NAPOLI – Una nuova ‘paranza’ si sta facendo strada e fa tremare Forcella. Il gruppo è stato formato da ‘ras’ ventenni e trentenni, collegati allo storico clan dei Giuliano. “Non è ancora una cosca – frenano gli investigatori – ma stanno cercando di affermarsi nei vicoli con scorribande notturne in moto e presidiando le zone calde nel rione”. Si fanno vedere spesso in giro e dicono che ora ‘comandano’ loro. Ma qui ci sono anche i Mazzarella (più forti e meglio strutturati). Un tempo alleati e uniti anche da parentele. Ma ora le strade potrebbero dividersi. E per gli inquirenti la coabitazione con i baby boss può diventare un problema per i Mazzarella, che non vogliono disordini: nessun ‘casino’ nel centro storico, per evitare i riflettori della Procura. E’ questo l’ordine impartito dai capi. Ma sul fronte opposto gli emergenti hanno bisogno di visibilità, farsi notare. E qui ‘radio mala’ dice che la nuova paranza già conti un buon numero di adepti a Forcella e può far sentire la voce. Insomma gli interessi non sono convergenti. Almeno per il momento. E questo preoccupa gli inquirenti. Riflettori puntati sulla Casbah, ma non solo. E’ l’intero centro storico ad avvertire l’impatto dei nuovi scenari. “Per ora gli ‘emergenti’ non sono ben strutturati e dunque non possono muovere guerra a nessuno – sintetizza un investigatore – ma nel breve e lungo termine nessuno può sapere cosa accadrà. Di certo c’è la volontà di emergere nell’ambiente criminale”. Però c’è un aspetto che carabinieri, polizia e magistratura non sottovalutano. Il centro storico è nelle mani dei Mazzarella. Come si interfacciano i due gruppi? E c’è un fatto: poco tempo fa c’è stato un summit dei boss originari di San Giovanni con le famiglie locali. E tutti i clan (compresi piccoli sottogruppi di spacciatori) si sono ‘volontariamente’ assoggettati ai Mazzarella. Tanto da evitare uno scontro armato. Potrebbe accedere lo stesso con gli ‘emergenti’.
I Mazzarella avrebbero deciso di ripartire da Forcella. E’ quanto emerge dalle ultime informative di polizia, che tengono il polso delle dinamiche nel cuore del nel centro cittadino. L’organizzazione che aveva la roccaforte nel rione Luzzatti a Poggioreale e che si starebbe affidando a una serie di nuove leve di terza generazione per contrastare lo strapotere degli atavici nemici dell’Alleanza di Secondigliano. E starebbe preparando la sua nuova ‘rinascita’ dai vicoli che sono stati dei Giuliano. Cosa cambia nei vicoli: tutti devono comprare la droga da loro, o pagare una percentuale per ogni piazza di spaccio. I ras ora controllano in monopolio gli affari illeciti in centro, comprese le rapine e i furti. Anche in questo caso una ‘tangente’ finisce nelle casse del sodalizio.
Di fatto non dovrebbe accadere nulla. L’accordo serve proprio per trovare una intesa ed evitare tensioni. Però resta sulla carta un clan egemone, che avanza tra Vicaria e i Decumani. E ora c’è il nuovo gruppo, formato da ras ventenni emergenti. Bisognerà vedere dove si colloca e in che modo, per capire in quale direzione si vada. Per ora le forze dell’ordine hanno acceso i riflettori sul centro. Al Vasto i Mazzarella devono fermarsi, perché incontrano l’Alleanza di Secondigliano, capitanata qui dai Contini. Stesso discorso per l’area nord della città. Dunque la loro attenzione è concentrata sui vicoli della ‘casbah’.
C’è da dire che i boss hanno fatto di tutto per evitare uno scontro frontale. Con un patto anti faida tra i Contini e i Mazzarella. Un accordo necessario, dopo le ultime manovre belliche della cosca di San Giovanni, che in centro si sta riorganizzando e quasi ‘urta’ con il Vasto. I Mazzarella (sbarcati anche nell’ex regno dei Giuliano a Forcella, dove ora controllano le principali piazze di spaccio) lasciano il rione Luzzatti ai Contini e restano al rione Sant’Alfonso (il Connolo).