Napoli. Occupata da abusivi la casa di un’anziana e del figlio invalido

La scoperta risale alla fine del mese di settembre, da allora la 75enne non è ancora riuscita a recuperare l’abitazione

NAPOLI – A 75 anni si è ritrovata fuori dal proprio appartamento. A 75 anni si è ritrovata senza un tetto, lei che da decenni viveva in quell’alloggio insieme al figlio invalido. Un nuovo caso di occupazione abusiva arriva da Poggioreale. Siamo in via Stadera, al civico 80, e questa è la storia di Anna Altamura, 75enne, che anni fa ha ereditato l’appartamento dai genitori, che lo acquistarono dall’Istituto Autonomo Case Popolari. E’ il 29 settembre quando Anna, nel ritornare a Poggioreale dopo un periodo trascorso a casa della figlia, trova l’alloggio occupato da persone colombiane. La sua colpa? Essersi fidata di una persona sbagliata, di una donna che credeva amica e che, invece, le ha teso un tranello. Il caso è nelle mani dei carabinieri, che già hanno effettuato un intervento, senza riuscire tuttavia a chiudere la questione. “Ho 75 anni e un figlio invalido, non ho molto tempo davanti per rientrare in possesso di casa mia – afferma Anna Altamur – Sono seriamente preoccupata perché da oltre tre mesi vedo nuclei familiari di extracomunitari alternarsi nella mia abitazione senza sapere cosa accade e senza poter nemmeno recuperare le mie cose. Ho anche staccato le utenze ma vedo che luce e gas sono ancora operativi. Non vorrei che si fossero allacciati abusivamente a qualche contatore e poi sarei io a pagarne le conseguenze. Il mio errore? Essermi fidata di una persona che credevo amica alla quale avevo offerto ospitalità. Mai avrei pensato che la stessa desse le mie chiavi a terzi per poi scomparire. Non vorrei che fosse tutto premeditato. Mi sono rivolta ai carabinieri, ho denunciato, ma resto ancora fuori casa. Abbiamo acquistato con grandi sacrifici la casa dal Comune e adesso non posso viverla con la mia famiglia. Tutto questo non è giusto e chiedo aiuto alle istituzioni”.

La stessa Anna si è rivolta al deputato Francesco Emilio Borrelli. Dopo diverse denunce a seguito delle quali c’è stato anche l’intervento dei carabinieri, la signora Anna non è ancora riuscita a rientrare in casa propria.

“Sono centinaia le occupazioni abusive in atto, ma non esiste ancora un quadro chiaro su cosa avvenga all’interno delle case popolari a Napoli e in tutte le città metropolitane – ha commentato Borrelli, che da qualche settimana è impegnato a risolvere un caso simile a Chiaiano – Spesso a gestire le assegnazioni sono organizzazioni criminali, altre volte ci troviamo di fronte a casi di soprusi orchestrati da occupanti abusivi ai danni di anziani o persone sole per indurli ad andare via liberando altre case da occupare. Altre volte ancora, come il caso della signora Anna, si viene ingannati da persone che entrano in casa con una scusa e poi non vogliono più andar via. In questo quadro la priorità è fare chiarezza su chi occupa gli alloggi popolari, con quali titoli e se è in regola con i pagamenti alle amministrazioni. Una operazione verità non più rinviabile visto il crescente numero di segnalazioni che riceviamo quotidianamente. E’ giunto il momento che enti gestori e le amministrazioni pubbliche facciano la loro parte per stroncare la presenza criminale e il mercimonio di affari inaccettabili che avvengono in questi luoghi”.

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