NAPOLI – Il gruppo degli Strazzullo si impossessa di Chiaia, spinto dall’Alleanza di Secondigliano, che vuole tagliare fuori i Mazzarella dal centro storico. Lo raccontano le ultime informative della polizia.
Gli Strazzullo taglieggiavano anche i parcheggiatori abusivi alla Torretta di Chiaia. E il 3 settembre due in moto portarono tra la folla un fucile mitragliatore (notato da diversi automobilisti di passaggio). La Procura ha assestato un duro colpo alla paranza guidata da Giovanni Strazzullo, alias ’o kikk: cinque persone arrestate. Dopo un’indagine serrata dagli agenti del commissariato San Ferdinando. L’ultimo irreperibile è stato bloccato dalle pattuglie poche ore fa: Mariano Cangiano. Ma non è finita. L’Alleanza di Secondigliano potrebbe presto decidere di sostituire gli Strazzullo con un altro gruppo, per non perdere terreno nel centro cittadino. Forse proprio dal quartiere di Secondigliano. Andiamo con ordine. Dalla questura fanno sapere che la polizia ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip presso il Tribunale su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia nei confronti di Mariano Cangiano, ritenuto indiziato in concorso con Giovanni Strazzullo, Gennaro Ruggiero, Armando Mastroianni ed Emanuele Mastroianni, a vario titolo, di associazione di stampo camorristico, porto e detenzione in luogo pubblico di armi comuni da sparo, esplosione di colpi d’arma da fuoco ed estorsione, aggravati anche dalle modalità mafiose previste dall’art. 416 bis. La misura è stata emessa all’esito delle indagini condotte dal commissariato San Ferdinando e dalla Mobile in relazione al nascente gruppo, che sarebbe stato capeggiato da Giovanni Strazzullo, impostosi nella zona della Riviera di Chiaia con azioni eclatanti e violente, quale costola della consorteria criminale denominata Alleanza di Secondigliano.
Il gruppo nel mese di luglio si sarebbe reso responsabile di scorribande armate con esplosioni di colpi d’arma da fuoco nella zona della Torretta di Chiaia e avrebbe taglieggiato i parcheggiatori abusivi della zona del lungomare di Mergellina, minacciandoli anche con l’uso delle armi.
In particolare, il 3 settembre, per intimidire uno dei parcheggiatori, gli indagati non avrebbero esitato ad adoperare un fucile mitragliatore, brandito mentre percorrevano a folle velocità le vie del centro cittadino, circostanza che tra le altre ha portato all’emissione il 9 settembre di un decreto di fermo di indiziato di delitto nei confronti di Giovanni Strazzullo, Gennaro Ruggiero, Armando Mastroianni, Emanuele Mastroianni ed appunto Cangiano.
I primi quattro indagati sono stati tratti in arresto nelle giornate del 9 e del 12 settembre, mentre Cangiano si era reso irreperibile fino all’altro ieri, quando è stato rintracciato presso l’abitazione di un familiare. Strazzullo è difeso dall’avvocato Giuseppe De Gregorio. Dopo le misure cautelari, si è già svolta l’udienza al Riesame e si è in attesa delle motivazioni, per ricorrere in Cassazione. Il provvedimento eseguito è una misura cautelare, disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, e i destinatari della stessa sono persone sottoposte alle indagini e quindi presunti innocenti fino a sentenza definitiva.
Napoli. Racket della sosta, cinque arresti
Gli investigatori: gli Strazzullo potrebbero essere sostituiti da un nuovo gruppo