NAPOLI – Alta tensione a Forcella. Fiamme nella roccaforte dei Mazzarella. Ieri notte hanno appiccicato il fuoco a due auto e a cassonetti della spazzatura in via Salvatore Trinchese. I pompieri hanno trovato tracce di liquido infiammabile e hanno avvertito i carabinieri della stazione di Borgoloreto. Gli investigatori hanno avviato le indagini: l’obiettivo era seminare il panico nell’isolato. Questa è una zona considerata un ex bunker dei Giuliano, oggi dei Mazzarella. Nel centro storico nelle ultime settimane sono aumentati i raid incendiari. Per gli inquirenti non è un caso.
Sospetti di un attacco dell’Alleanza di Secondigliano, dal momento che i Mazzarella sono già impegnati in una faida con i Reale-Rinaldi a San Giovanni a Teduccio e hanno spostato le batterie di fuoco nella periferia orientale. Dunque nel centro storico sono più esposti e vulnerabili. L’Alleanza da anni ha mire espansionistiche verso in Decumani e il quartiere Mercato. Uno scenario che portato a recenti fibrillazioni, soprattutto al rione delle Case Nuove.
Il gruppo un tempo guidato da Eduardo Contini potrebbe superare gli argini del Vasto ed esondare verso i vicoli. Due anni fa era già successo con una sorta di guerriglia urbana nella Maddalena e alla Duchesca. Quella volta le difese dei Mazzarella ressero l’urto e respinsero in parte l’assalto.
I Mazzarella sono indeboliti da inchieste e decine di arresti eccellenti, come quelli di Ciro Mazzarella e Michele Mazzarella.
I Contini sono meglio organizzati e hanno una struttura para militare nella zona di San Giovanniello. Adesso possono sfruttare il fronte ‘caldo’ a San Giovanni a Teduccio tra i D’Amico-Mazzarella e i Reale Rinaldi. Non solo. Al rione Case Nuove i Mazzarella hanno avuto momenti di difficoltà nella vecchia alleanza con i Caldarelli. Perché le nuove leve dei Caldarelli hanno creato attriti nella zona, sostenuti dai Mazzarella. E la vecchia guardia dei Caldarelli si è opposta: niente disordini nella nostra zona. Adesso i Mazzarella sono impegnati su più fronti e dunque vulnerabili agli attacchi dell’Alleanza di Secondigliano, composta dai Contini, Licciardi e Mallardo.
Ovvio che territorialmente quelli più vicini ai Mazzarella sono proprio i Contini del Vasto. E qui potrebbe partire l’oofensiva. Almeno così la pensa gli investigatori.