NAPOLI – Il 9 maggio scorso a Napoli si verificarono tre sparatorie. All’inizio sembrava che fossero scollegate tra loro. E invece i conflitti a fuoco, secondo gli uomini della Squadra Mobile guidati dal capo Giovanni Leuci che hanno portato avanti le indagini, sembrerebbero far parte di un unico caso. Stamattina gli agenti di polizia hanno tratto in arresto Marco Scutto, 44enne. L’indagato è ritenuto gravemente indiziato di tentato triplice omicidio nonché porto e detenzione di arma da sparo in luogo pubblico. Secondo quanto ricostruito dagli uomini della Squadra Mobile, sarebbe stato Marco Scutto a sparare al corso Amedeo Di Savoia quattro mesi fa. I proiettili vennero esplosi all’esterno della filiale dell’istituto di Credito Bper e ferirono tre componenti di una banda specializzata nei furti con spaccata. Nonostante le vittime avessero assunto si da subito un atteggiamento reticente e poco collaborativo, le indagini condotte hanno ricostruito quanto avvenuto
accertando che, mentre i tre feriti erano in corso Amedeo di Savoia, dove sono sarebbero stati raggiunti da Marco Scutto. Il 44enne avrebbe esploso al loro indirizzo numerosi colpi d’arma da fuoco. Un quarto obiettivo del raid sarebbe rimasto illeso, perché la pistola impugnata – secondo le accuse – da Scutto si sarebbe inceppata, e si sarebbe dato alla fuga.
Tutti i soggetti coinvolti nell’evento delittuoso erano già noti alla Squadra Mobile in
quanto esperti rapinatori specializzati nella cosiddetta “tecnica del buco” pertanto, sin da
subito, l’episodio criminoso è apparso riconducibile ad un regolamento di conti nato
all’interno di un gruppo criminale dedito alle rapine.