NAPOLI – Il personale dell’Unità Infortunistica Stradale della Polizia Locale di Napoli questa mattina ha eseguito un’ordinanza restrittiva di misura cautelare per il presunto responsabile del sinistro stradale che costò la vita a Rita Granata. Erano le 4.15 del mattino del 5 maggio scorso, quando la vittima nell’attraversare la strada sulle strisce pedonali nel quartiere di Fuorigrotta veniva investita da una Volkswagen Polo condotta, secondo le accuse, da Antonio Riccio, 24enne, residente a Quarto, che – sempre secondo le accuse, si allontanava senza prestare soccorso salvo poi ritornare sul posto dopo alcune ore. La giovane Rita veniva trasportata in condizioni gravissime al vicino ospedale San Paolo per poi essere trasferita d’urgenza a Nocera Inferiore dov’è deceduta l’8 maggio, dopo 3 giorni di agonia. Determinante è stata la ricostruzione dell’evento ad opera del personale dell’ Infortunistica Stradale le cui indagini sono state coordinate dalla Procura della Repubblica di Napoli. A carico di Antonio Riccio sono stati accertati gravi indizi di colpevolezza per il delitto di omicidio stradale aggravato, essendosi accertato che l’auto Volkswagen Polo viaggiava ad una velocità ben più elevata rispetto al limite consentito e che l’indagato al momento dell’incidente era sia in stato di ebbrezza alcolica che sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. L’indagato è sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico.