NAPOLI – Area nord in fibrillazione. Dopo i colpi inferti dallo Stato alle storiche piazze di spaccio, i clan serrano le fila con i primi tentativi per riaprire i battenti. Dopo decine di blitz nei quartieri Scampia, Secondigliano e San Pietro a Patierno, i pusher hanno dovuto inventarsi le consegne a domicilio, per evitare le imboscate delle forze dell’ordine. Ma i profitti sono calati drasticamente: non si vedono più le lunghe file dei ‘clienti’ davanti alle feritoie dei portoni nelle palazzine popolari.
Secondo le ultime informative delle forze dell’ordine, i clan hanno adottato le contromisure. In particolare i ‘cartelli’ degli Amato-Pagano e dell’Alleanza di Secondigliano con i Contini stanno assoldando spacciatori minorenni per vendere le dosi al dettaglio nelle vecchie piazze di spaccio (chiuse dopo i maxi blitz) ed eludere i controlli delle forze dell’ordine.
L’ultimo arresto poche ore fa: un sedicenne bloccato in via dello Scirocco, zona Case Occupate, con otto stecche di hashish per 23 grammi, due dosi di marijuana e venti euro. Gli investigatori hanno pochi dubbi: fermato nel cuore di una nota piazza di spaccio in via dello Scirocco. In pratica gli agenti hanno visto un capannello di ragazzi in strada e hanno capito subito: c’è stato un fuggi fuggi generale. Ma sono riusciti a bloccare il 16enne con droga e soldi. E’ stato denunciato a piede libero per detenzione di stupefacenti e riaffidato ai genitori. Libero. Ecco, è questo il punto.
Quando le pattuglie bloccano minorenni nelle piazze di spaccio, poco dopo vengono rilasciati con una segnalazione alla magistratura. Fino a qualche tempo fa le piazze di spaccio più importanti erano affidate a uomini di fiducia, spesso con ruoli di vertice nelle gerarchie. Abili anche a evitare i blitz. Il problema sorge quando vengono arrestati: spesso finiscono in carcere, se recidivi. Conoscono bene la macchina dello spaccio e l’organizzazione, con il rischio che possano fornire informazioni alla magistratura.
Per questo ora la strategia dei clan è cambiata: in questo modo è possibile riaprire le vecchie postazioni per vendere stupefacenti al dettaglio. Se i pusher minorenni vengono arrestati, non possono fornire dettagli alle forze dell’ordine. Non possono fare nomi e rivelare ruoli. Quasi sempre vengono rilasciati subito dopo. Qui il danno si limita alla droga sequestrata dalle forze dell’ordine.
Oggi è cambiato tutto nell’area nord della città. Il cartello degli Amato-Pagano, un tempo guidato da Cesare Pagano e Raffaele Amato e i Contini dell’Alleanza, di Eduardo Contini, hanno dovuto adeguarsi alla forte pressione dello Stato e delle forze dell’ordine nei quartieri a nord della città. Un braccio di ferro, che continua oggi con il procuratore Nicola Gratteri.
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