NAPOLI – Sequestro del figlio dell’armatore alla Doganella. La polizia esegue una ordinanza di custodia cautelare dopo il decreto di fermo il mese scorso. Arrestati Giovanni Giuliani, 25 anni, era irreperibile da oltre un mese, difeso dall’avvocato Domenico Dello Iacono. Fermata anche Assunta Giuliani, difesa dall’avvocato Raffaele De Rosa. Arrestato anche il 26enne incensurato Marcello Madonna. Assunta Giuliani è indicata dagli inquirenti come la persona, nella cui disponibilità è l’appartamento in via nuova del Campo, dove la vittima era stata condotta e malmenata. Mentre Giovanni Giuliani viene indicato all’interno dell’appartamento e avrebbe fatto da staffetta con un’auto alla Fiat Panda, che trasportava la vittima dopo il pestaggio, durante il trasferimento in un’altra abitazione a Castelvolturno. Per questa vicenda sono irreperibili il boss dei Contini Nicola Rullo e Ciro Carrino, difesi da Dello Iacono. Dalla questura fanno sapere che all’alba di ieri gli agenti hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Napoli, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di due uomini e tre donne gravemente indiziati, a vario titolo, dei reati di sequestro di persona a scopo di estorsione e lesioni personali, aggravati dal metodo mafioso, derivante dalla partecipazione di taluni degli indagati al noto sodalizio camorristico dei Contini. La misura odierna fa seguito a un precedente decreto di fermo, emesso per i medesimi fatti nei giorni immediatamente successivi al sequestro e già eseguito nei confronti di altri cinque indagati. Le indagini hanno avuto origine dalla denuncia presentata, verso la fine dello scorso mese di settembre, da un imprenditore che gestisce gli ormeggi a Mergellina, che aveva segnalato il rapimento di suo figlio ad opera di persone nei confronti delle quali il giovane avrebbe avuto un debito di notevole entità. Nello specifico, alcuni degli indagati avrebbero condotto suo figlio in un’abitazione in via nuova del Campo e lì lo avrebbero picchiato violentemente, colpendolo anche con spranghe di ferro e mazze di legno . Successivamente, egli stesso sarebbe stato portato in quella casa, malmenato al cospetto del figlio agonizzante e minacciato di gravi ripercussioni nel caso in cui non avesse consegnato, entro poche ore, una ingente somma di denaro. Gli approfondimenti investigativi condotti nell’immediatezza dei fatti, anche con l’ausilio di sistemi di videosorveglianza, hanno consentito di individuare il luogo e di fare irruzione all’interno di un’abitazione nella quale la Scientifica ha rinvenuto tracce riconducibili al pestaggio. Ulteriori indagini hanno consentito di comprendere come la vittima, dopo essere stata segregata, fosse stata scaricata all’esterno dell’ospedale Fatebenefratelli, dove ha ricevuto le prime cure e dove le lesioni riportate sono state giudicate guaribili in 30 giorni.
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