Napoli, si fingono carabinieri e svaligiano case e negozi: 6 arresti

Effettuavano i furti con le maschere di Anonymous

Foto LaPresse - Claudio Furlan

NAPOLI – Facevano furti in case e negozi fingendosi carabinieri. I militari della stazione di Napoli Marianella hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 6 persone. Già note alle forze dell’ordine, per rapina, detenzione e porto abusivo d’arma da fuoco, sequestro di persona e detenzione illegale di segni distintivi in uso ai corpi di polizia. A essere arrestati sono stati un 38enne, due 43enni, due 34enni, e un 33enne.

Le indagini sono nate lo scorso settembre di una violenta rapina in abitazione del quartiere San Carlo Arena di Napoli. Uno di loro, travestito da carabiniere, ha simulato di dovere effettuare un controllo nell’abitazione. E, appena è riuscito a entrare nel cortile della villa, è stato raggiunto dagli altri quattro complici. Tutti con il volto travisato da maschere di ‘Anonymus’ hanno puntato più volte una pistola alla tempia della vittima. E l’hanno costretta a consegnare denaro, gioielli e orologi di valore. Poi sono fuggiti per le campagne retrostanti. Fondamentali per identificare il gruppo e i mezzi da loro utilizzati, i filmati delle telecamere di videosorveglianza.

Effettuavano i furti con le maschere di Anonymous

Nel corso delle investigazioni i militari hanno ricondotto alla banda un’altra rapina in un’abitazione del quartiere Arenaccia e un altro colpo dello scorso ottobre in una sala scommesse di via Santa Maria a Cubito nel corso della quale avevano sottratto 5mila euro. Anche in questo caso i 6 si erano presentati come carabinieri, simulando una perquisizione domiciliare. Dopo avere parcheggiato la loro auto, con un lampeggiante blu sul tetto sotto l’abitazione della vittima, nel corso della finta perquisizione. Mentre due di loro bloccavano i presenti sotto la minaccia di due pistole, gli altri avevano rovistato nell’abitazione portando via 3mila euro, alcuni orologi Rolex e di gioielli. Il gruppo si era poi dato alla fuga avvisato dal ‘palo’.

La vittima ha poi compreso di essere stata rapinata da finti militari solo quando ha visto arrivare in casa i carabinieri. Le indagini hanno inoltre permesso di evitare che i componenti della banda riuscissero a portare a termine ulteriori furti e rapine in abitazione già pianificati. Sono ancora in corso indagini perchè gli inquirenti ritengono abbiano commesso altri colpi con le medesime modalità.


(LaPresse)

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