Eseguita un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti Luca Capasso, 30 anni compiuti a gennaio, gravemente indiziato di porto di arma comune da sparo, lesioni personali, esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza sulle persone ed evasione, aggravati dalle modalità mafiose.
La misura è stata emessa all’esito delle indagini avviate a seguito del ferimento a colpi d’arma da fuoco di un giovane di 20 anni, colpito al torace lo scorso 5 ottobre in via Gianturco. Quel giorno gli operatori sono intervenuti presso l’ospedale Villa Betania dove la vittima, Niccolò Falanga, era stata accompagnata da un conoscente presente in occasione dell’azione di fuoco.
L’indagato che, ristretto agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, a causa delle continue liti con la ex compagna 25enne, parente e vicina di casa delle persone coinvolte nella sparatoria, sarebbe evaso per recarsi presso l’abitazione della stessa e spararle, colpendo per errore il 20enne Falanga, non residente a Napoli, imparentato con un uomo di vertice dei Mazzarella. Nel rivendicare l’azione di fuoco Capasso, alias ’o ventenne, avrebbe palesato un suo legame con il clan Caldarelli del rione Case Nuove di Napoli, costola del clan Mazzarella.