Napoli, sparatoria sul lungomare: due feriti e un arresto per tentato omicidio

4616

NAPOLI – Sangue e follia sul lungomare, dove ieri pomeriggio colpi di pistola hanno ferito due due persone al culmine di una lite scoppiata per futili motivi. Poteva essere una tragedia, l’ennesima di una città che sembra non sapere (e forse non volere) imparare dai propri orrori. A poche decine di metri dal punto in cui nel marzo di due anni fa Francesco Pio Maimone fu ammazzato per una scarpa sporca, Napoli fa da teatro a una nuova vicenda dai tratti inquietanti. Un uomo ha estratto una pistola e aperto il fuoco contro il giostraio e il dipendente del mini luna park installato sul lungomare della Rotonda Diaz. Sotto un sole primaverile, con via Francesco Caracciolo affollata di persone, gli spari avrebbero potuto colpire chiunque. Soprattutto se si pensa che, a un soffio dal luogo dei fatti, si teneva la seconda giornata della Festa di Fratelli d’Italia “Aura Neapolis”, che ha visto la partecipazione, tra gli altri, anche di Arianna Meloni, sorella della premier Giorgia, nonché responsabile nazionale adesioni e segreteria politica di Fdi, Giovanni Donzelli, responsabile nazionale organizzazione, ed Edmondo Cirielli, viceministro degli Affari Esteri. In mattinata all’evento avevano partecipato anche il sindaco Gaetano Manfredi, e il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis. Erano le 17,45 quando i carabinieri sono intervenuti sul posto. Poco prima c’era stata una lite per futili motivi tra due persone nei pressi delle giostre. Due i feriti, uno l’aggressore in fuga. Poco dopo si scoprirà l’identità dello stesso: Angelo Bottino, 34 anni, di Melito. Un corposo curriculum criminale e lo status di semilibero sul groppone. Ad ogni modo, l’uomo ieri si trovava sul lungomare insieme ai quattro figli minori, alla compagna, e ad altre persone, suoi affetti. Una domenica come tante, non per chi ha avuto la sfortuna di incrociare Bottino. Che, a quanto pare, come risulta dalla ricostruzione fornita dai carabinieri, si sarebbe sentito offeso nell’orgoglio di padre dal dipendente delle giostre, al quale ha indirizzato i colpi di pistola. Per farlo si è servito di una pistola a tamburo. Quindi la fuga a bordo della propria auto, mentre tutto intorno, sul lungomare, erano scene di panico. Una pattuglia Nucleo Radiomobile- Sezione Motociclisti, di servizio nel settore Chiaia (piano coordinato di controllo del territorio della polizia di Stato), notata la manovra repentina dell’auto ha intimato l’alt, che è stato seguito da un breve inseguimento all’esito del quale l’uomo è stato bloccato. Successivi accertamenti, da parte del Nucleo Radiomobile e del Nucleo Operativo Centro, acclaravano i fatti sopra riportati. Vincenzo Rapuano, 40 anni a maggio, è stato colpito all’altezza dell’addome, sul lato destro: dieci i giorni di prognosi e una serata trascorsa al Vecchio Pellegrini. L’altra vittima, l’uomo colpito di striscio, risponde al nome di Vincenzo Papa, 45 anni compiuti venerdì: è stato centro da di striscio all’avambraccio sinistro ed è stato curato dal soccorso sanitario. La lite sarebbe nata Rapuano, dipendente delle giostre, a dire della persona fermata, lo avrebbe “offeso come padre” in presenza dei propri figli davanti ad altre persone. Bottino ha premuto il grilletto e poi si è allontanato a bordo di un’auto. I motociclisti erano da quelle parti e dopo un brevissimo inseguimento lo hanno fermato a viale Dohrn. Dopo le formalità di rito, è stato arrestato e rinchiuso in carcere. E’ accusato di tentato omicidio.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome