Napoli, spari in pieno giorno: gambizzato 40enne vicino ai Contini

NAPOLI – Si torna a sparare a Napoli e ancora in pieno giorno. Un commando armato è entrato in azione in mattinata a Poggioreale. Ferito un 40enne, Giuseppe Barretta (nella foto), ritenuto vicino al clan Contini. L’uomo è stato medicato presso il Pronto soccorso dell’ospedale evangelico Villa Betania di Barra. E’ il luogo dove poco dopo sono intervenuti i carabinieri del nucleo operativo di Poggioreale, poco dopo i fatti. Si parte dagli elementi certi: Barretta è stato centrato da proiettili a una gamba. Chi impugnava l’arma, insomma, ha puntato verso il basso. Non una spedizione di morte, bensì un avvertimento. L’ultimo. Non volevano ucciderlo, per intenderci, altrimenti avrebbero mirato al volto o al tronco. Ma perché è finito nel mirino? E’ questo l’interrogativo che anima il lavoro degli investigatori. Le indagini prendono il via dalle dichiarazioni rilasciate dalla vittima. Barretta avrebbe raccontato di essere stato aggredito da sconosciuti in via Stadera, strada che segna il confine tra Poggioreale e la ‘sua’ Casoria. E già perché il 40enne risulta residente proprio nella popolosa città dell’hinterland nord. Barretta se la caverà (non è in pericolo di vita), questo è indubbio. Ma la vicenda presenta ancora troppi punti bui. Secondo alcune informative, il 40enne sarebbe vicino al clan Contini. Non è la prima volta che viene sorpreso dai ‘pistoleri’. Il 15 novembre del 2012, 12 anni fa, fu ferito a colpi di pistola in maniera grave in via Cupa della Vedova, tra Miano e Secondigliano, nei pressi dell’ex Birreria Peroni, oggi centro commerciale. Nell’agguato rimase ucciso Vincenzo Priore. La ‘regia’ del delitto fu del clan Lo Russo di Miano e l’omicidio maturò al termine di una lite scoppiata all’interno di una discoteca. Lite alla quale parteciparono elementi dei Capitoni, come viene chiamato il clan Lo Russo, e dell’Alleanza di Secondigliano, oggi come allora cartello criminale formato dalle famiglie Mallardo di Giugliano, Bosti-Contini del centro, e Licciardi della Masseria Cardone di Secondigliano. Nel 2019, poi, Barretta finì in manette per estorsione ai danni di un commerciante del Vomero, reato che gli fu contestato in concorso con un uomo vicino al boss Paolo Di Mauro (morto per cause naturali nel novembre 2018), alias Paoluccio ‘o ‘nfermiere, ai vertici dei Contini. Ma anche questa è un’altra storia. Torniamo a ieri, o meglio, a oggi. A Poggioreale si starebbe registrando l’avanzata di un nuovo gruppo criminale. Al momento, la formula usata per indicare la formazione malavitosa è “quelli della Stadera”. Non si esclude che l’agguato di ieri possa inquadrarsi in questo nuovo scenario malavitoso.

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