Napoli, spari nella piazza di spaccio dei Carillo a Pianura

NAPOLI – Sono state affidate ai carabinieri le indagini sui colpi di pistola esplosi ieri pomeriggio all’indirizzo di una palazzina di via Domenico Padula. Nei pressi dell’area degli spari c’è anche un autolavaggio. Tuttavia, sembrerebbe che non sia stata l’attività commerciale l’obiettivo di chi ha esploso i proiettili. Pare che gli spari fossero un avvertimento per il gestore della piazza di spaccio aperta a Pianura. Abiterebbe nello stabile a pochi metri dall’attività commerciale specializzata nel lavaggio dei veicoli a motore. Nella zona ci sarebbe uno dei maggiori punti vendita dell’area sotto il controllo dei Carillo-Perfetto, organizzazione criminale in lotta con gli Esposito-Calone-Marsicano per il controllo delle piazze di spaccio e degli altri business criminali nella periferia Ovest di Napoli. Sul posto sono intervenuti i carabinieri, allertati dai residenti, allarmati dall’esplosione di colpi di pistola. Chi ha fatto fuoco, viaggiava in sella a moto di grossa cilindrata.

Le forze dell’ordine hanno effettuati i primi rilievi e sono alla ricerca di possibili immagini catturate dalle telecamere di videosorveglianza per reperire elementi utili per ricostruire la dinamica dell’accaduto e per risalire all’identità di chi ha fatto fuoco. Secondo le prime risultanze investigative è possibile che a fare fuoco siano stati elementi riconducibili al clan Esposito-Calone-Marsicano, colpito poche settimane fa dall’uccisione del ras Antonio Gaetano. Sembrerebbe che nonostante l’omicidio del reggente della cosca, il gruppo criminale non abbia riposto le armi. Dopo aver vissuto settimane molto complicate, rese ancora più difficili dall’arresto di Massimiliano Esposito jr, catturato dopo un inseguimento a cui il figlio del boss di Bagnoli avrebbe partecipato a bordo di un’auto risultata rubata, il cartello malavitoso starebbe provando a rialzare la testa. Proprio come ci sono riusciti i rivali dei Carillo-Perfetto, i quali hanno ripreso il controllo di Pianura nonostante l’arresto del boss Antonio Carillo, rintracciato nel luglio scorso a Marano.

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