Napoli. Tifosi mortificati al Bentegodi

NAPOLI (Antonio Russo) – Il primo viaggio in serie A 2024/2025 parte dallo stadio più “caldo” e ostile per Partenope e i suoi figli. La trasferta è vietata ai residenti in Campania ma si sa il tifo in Italia e in Europa non conosce confini, così si esaltano i sostenitori azzurri del Centro Nord che invadono nel settore ospiti. Più di 3500 sono i “fedeli” della maglia azzurra che hanno messo da parte ferie, o gite fuori porta, tra laghi e mare, per amore di una identità chiamata Napoli. I napoletani di Verona, con il Club Napoli Verona in prima fila, quelli di Trento, della vicina Svizzera, di Milano Azzurra, da Bergamo, e soprattutto dall’Emilia Romagna. Con pullman, e mezzi propri, i “malati” del Napoli e di Napoli, non residenti in Campania, hanno assiepato due dei tre settori che al Bentegodi di Verona riservano agli ospiti. L’inedito è che mancano, rispetto al recente passato, gli incessanti cori ostili e di discriminazione territoriale, dalla calda curva Sud, lo zoccolo duro della torcida dell’Hellas Verona, sono meno invasivi e incessanti. Si parte con un “siete solo terroni”, poi gli ultras, dopo uno spettacolo pregara di stile inglese, con sottofondo le canzoni de Beatles, e di altre british band, si dedicano solo alla loro maglia gialloblu, considerando l’assenza, per decreto ministeriale, dei degli ultras della curva A e B del “Maradona”, che hanno ricevuto il divieto di seguire la prima trasferta del Napoli nella serie A 24/25. Tocca così ai rappresentanti dei club del centro nord di rappresentare il tifo partenopeo, sparso nel mondo. Sempre con il rispetto massimale, dei fratelli campani che non hanno potuto partecipare alla trasferta al Bentegodi, nessuno lancia cori, ma i partenopei-emigrati al Centro Nord non fanno mancare il loro trasporto all’amata maglia azzurra. L’Hellas ha l’unica tifoseria di stampo ultras che si trova e vigila il tutto dall’alto, del settore centrale. Un luogo autogestito e garantito dal comune di Verona e dal club scaligero, per una lode ai veterani che hanno sempre tifato gialloblu. Si è partiti, insomma, da un inferno gialloblu di passione, con uno spicchio imponente di Partenope e dei suoi figli, con l’inedito che per una volta sono stati messi da parte i beceri cori razzisti. Solo sfottò e rivalità, “Quando parlate non si capisce”, urlano gli ultras del Verona, e i napoletani del Centro Nord rispondono con il coro “un giorno all’improvviso mi innamorai di te”. “Siete solo terroni”, la risposta. Da queste parti, e nel 2024, la evidenziamo solo come becera ignoranza. Poi però il Napoli soccombe e il settore resta in silenzio mentre i veronesi godono e prendono in giro. Si comincia male.

Caccia ai biglietti per la sfida col Bologna

NAPOLI (Antorus) – Dopo la prima trasferta per pochi, solo per i fedelissimi del Centro Nord. sarà tutta una altra storia per Napoli-Bologna, prima gara interna della serie A 2024/2025. La prevendita va a gonfie vele anche se sarà difficile centrare il sold out come per la primissima del nuovo Napoli made in Antonio Conte, in coppa Italia contro il Modena. Stavolta gli abbonati difatti non potranno disporre del benefit del free entry, visto con la sfida al team felsineo si inizia con la nuova serie A. I tifosi del Napoli vogliano fortemente partecipare alla prima di campionato della squadra del cuore, anche per mettere da parte l’andamento horror a Fuorigrotta della scorsa stagione agonistica, quando il Napoli, davanti al pubblico amico, lasciava punti contro quasi tutti gli avversari. Considerando pure che contro la compagine di serie B del Modena, in Coppa Italia, i partenopei hanno centrato la qualificazione solo dopo i calci di rigore, terminando a reti bianche i tempi regolamentari, c’è da dire che il Napoli è da troppo tempo che non vince nel suo “tempio”, nell’ex San Paolo, ora Maradona. La scorsa annata è terminata con uno scialbo e deprimente 0 a 0 contro il Lecce che non ha permesso agli azzurri di qualificarsi per le coppe europee, dopo quattordici anni di partecipazioni consecutive. L’ultima gioia in casa risale a un Napoli-Juve, deciso dal solito Osimhen (rigore procurato, sul quale poi è arrivato il gol di Raspadori), che a breve, tuttavia, non sarà più un eroe del Maradona. Toccherà a Lukaku e ad altri. Il Maradona però resta teatro più che appetibile, visto che tanti turisti che sono a Napoli e dintorni, attraverso i tour operator, hanno già prenotato il loro posto per la prossima gara. Le curve vanno in esaurimento, come i distinti. E non mancheranno gli argentini che, visto che dall’altra parte del mondo è inverno, sono in tour in Europa e in Italia. E si sa per i “maradoniani” Napoli è il centro del mondo. Lo sarà per Napoli-Bologna, la prima in serie A a Furigrotta del nuovo allenatore-manager Antonio Conte

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