NAPOLI – Sono tutti “molto giovani” i 30 indagati nell’ambito dell’inchiesta coordinata dalla Dda di Napoli su un nuovo gruppo criminale che controllava lo spaccio di stupefacenti nella zona di via Stadera, a Napoli, nella “cittadella” di Casoria e nel carcere di Salerno. Lo spiega Giovanni Leuci, capo della Squadra mobile di Napoli che ha condotto le indagini. Il clan della zona della Stadera nel quartiere Poggioreale, zona orientale di Napoli, “in armi ha cercato di affrancarsi dal controllo di altri clan e di rendersi autonomo – spiega Leuci – attraverso la gestione di piazze di spaccio, sia in alcune zone della città sia all’interno del carcere di salerno”. Le indagini hanno permesso di far luce su “alcuni episodi in cui i soggetti arrestati hanno usato le armi per imporre la loro presenza sul territorio e addirittura sono arrivati a commettere delle estorsioni”.
Il gruppo criminale sul quale si sono concentrate le indagini della Squadra mobile di Napoli coordinate dalla Dda partenopea è nato da una scissione all’interno del cosiddetto “gruppo della Stadera”; costola del clan camorristico Contini. Dagli approfondimenti investigativi è emersa infatti la volontà di uno degli indagati di creare un gruppo criminale autonomo che si è approvvigionato di sostanza stupefacente, a seconda della convenienza economica del momento, sia da canali riferibili a contesti criminali della zona di Scampia sia in quelli della zona del “Cunnolo” quartiere Poggioreale. Nelle occasioni in cui i gestori delle attività di spaccio non onoravano i debiti accumulati, venivano poste in essere condotte estorsive. E’ emerso, inoltre, che il gruppo ha disponibilità di armi ed ha dimostrato la volontà di acquisirne sempre di più al fine di essere pronti ad eventuali scontri armati con altre fazioni criminali.
Durante l’attività investigativa, infine, sono stati acquisiti elementi indiziari a carico di altri due soggetti per il ferimento a colpi d’arma da fuoco avvenuto il 17 dicembre 2019 e da inquadrare nell’ambito dello scontro, in atto all’epoca, tra i gruppi di spacciatori della “Stadera” e quelli del “Rione Bronx”. Per 13 degli indagati è stata disposta la custodia cautelare in carcere, per i restanti 17 il divieto di dimora nella regione Campania.
Stupefacenti anche all’interno del carcere di Salerno
NAPOLI (aa) – Spaccio nell’area della “cittadella” a Casoria, nelle piazze di Ponticelli e Secondigliano a Napoli, ad Avellino e anche nel carcere di Salerno. E’ quanto documentato dall’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Napoli culminata ieri nell’esecuzione di un’ordinanza emessa dal gip del Tribunale partenopeo nei confronti dei 30 indagati rintracciati dai poliziotti.. Le indagini condotte dalla Squadra mobile di Napoli, dai Commissariato di Secondigliano e Poggioreale, dalla Squadra mobile di Avellino e dal Commissariato di Anzio (Roma) sono scattate a seguito del ferimento a colpi d’arma da fuoco di un uomo avvenuto il 20 settembre 2021. Nel corso dell’indagine è emerso che il ferimento era una risposta ad un altro agguato avvenuto il 2 settembre 2021, per il quale sono gravemente indiziati due uomini.
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