Napoli, ucciso a Pianura per aver parlato troppo: incastrati i fratelli Mele e un 53enne

NAPOLI – La Squadra Mobile di Napoli ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Napoli, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, a carico di 3 esponenti del clan camorristico dei “Mele”, operante nel quartiere di Pianura, ritenuti gravemente indiziati di omicidio, detenzione e porto illegale di arma comune da sparo. Giuseppe Mele, 45 anni, Salvatore Mele, 43 anni, Antonio Bellofiore, 53 anni – tutti già detenuti – sono ritenuti responsabili, in concorso tra loro, dell’omicidio di Vincenzo Birra commesso a Napoli, nel quartiere Pianura, nella notte tra il 13 e il 14 luglio 2013. La decisione di uccidere Birra  fu presa dai fratelli Mele, all’epoca dei fatti capi indiscussi dell’omonima organizzazione criminale, che avevano deciso di punire la vittima, colpevole di aver rivelato a soggetti estranei al sodalizio la sua partecipazione all’omicidio di Fosco Di Fusco, commesso in concorso con altri affiliati al clan Mele.

 

[1] nato a Napoli il 22/09/1987, già affiliato al clan Mele

[2] avvenuto in Napoli il 28.06.2013

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