NAPOLI – Altra bomba carta fa tremare il quartiere Pianura. E’ la seconda in poche ore dopo quella esplosa in via Nabucco, dove abita Antonio Lago. La deflagrazione in strada al rione Cannavino, roccaforte del clan Carillo-Perfetto. Per gli investigatori è in atto uno scontro tra i Lago e i Carillo-Perfetto.
Il secondo ordigno di fabbricazione artigianale ha provocato meno danni e ha un potenziale inferiore. Ma il messaggio – secondo gli investigatori – è identico. Un avvertimento.
Dopo aver esaminato la ‘mappa’ del territorio, sospettano una sorta di botta e risposta, o qualcosa di simile. La polizia non ha denunce da esaminare, ma ha raccolto informazioni in via confidenziale. E in queste ore sta visionando le immagini registrate dalle telecamere di sicurezza.
L’ordigno è stato fatto esplodere poche ore dopo la bomba in via Nabucco e gli inquirenti sospettano collegamenti. Non è la prima volta che qui i clan si affrontano a colpi di ordigni. E’ la strategia della tensione.
Potrebbero essere saltati gli equilibri dopo l’esplosione, che ha squarciato il portone d’ingresso del palazzo in via Nabucco, vicino la casa di Antonio Lago. Il 47enne è in nipote di Pietro Lago, storico boss della Torretta. Nemmeno stavolta sono state segnalate persone ferite.
L’obiettivo era lanciare un messaggio forte, scatenare il panico nell’isolato. Con decine di persone in strada nel cuore della notte. Oggi la tensione è alle stelle tra i Carillo-Perfetto e i Lago. Di più. Secondo gli inquirenti, sono ai ferri corti da settimane.
Gli investigatori hanno elevato al massimo il livello di allerta dopo la bomba carta esplosa al rione Cannavino: temono una escalation.
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