Napoli, uomo del clan Festa ferito con 7 coltellate: faida al Cavone

NAPOLI – Sette coltellate. Salvatore Alfano (nella foto) è stato colpito alla schiena e all’addome. Ma chi ha sferrato i fendenti, non è riuscito ad ucciderlo. Il 42enne del Cavone è stato trasportato all’ospedale Vecchio Pellegrini dove è stato medicato. Non è in pericolo di vita. Ai poliziotti della Squadra Mobile allertati dai medici del presidio del centro storico ha raccontato di essere stato avvicinato in via Bagnara, a pochi passi da piazza Dante, da due uomini con i volti coperti da cappelli e scaldacollo. Appena hanno raggiunto l’obiettivo l’hanno colpito ripetutamente senza proferire nemmeno una parola e si sono dileguati. Allertati da alcuni passanti che hanno assistito al raid avvenuto intorno alle 20 di venerdì, sul posto sono giunti i poliziotti del commissariato Decumani, che hanno richiesto l’intervento dell’ambulanza, che ha recuperato la vittima per trasportarla in ospedale. Mentre i medici soccorrevano Salvatore Alfano, gli uomini della Scientifica effettuavano i primi rilievi per iniziare a indagare sull’accaduto.

Ai poliziotti della Squadra Mobile intervenuti al Pronto soccorso del Vecchio Pellegrini la vittima non ha saputo fornire elementi sull’identità degli autori dell’agguato e sul perché sia stato ferito con sette coltellate. Le indagini degli investigatori, però, si sono subito rivolte sulla tensione che da anni si vive al Cavone, dove è in atto lo scontro tra i Festa, di cui pare il 42enne sia ritenuto elemento di spicco, e gli Esposito per riempire il vuoto di potere lasciato dai Lepre. Non è difficile comprendere che Salvatore Alfano sia scampato alla morte.

Il numero dei fendenti e le zone colpite, ovvero l’addome e la schiena, fanno propendere verso la volontà degli aggressori di uccidere. L’intento, però, non è riuscito perché la vittima è riuscita a scampare alla morte, anche grazie all’intervento tempestivo delle forze dell’ordine, degli uomini del 118 e dei medici del Pronto soccorso dell’ospedale Vecchio Pellegrini di Napoli. Per scoprire l’identità di chi ha assalito il 42enne e di ha deciso che dovesse essere colpito con un numero impressionante di coltellate, gli investigatori stanno vagliando anche le telecamere di videosorveglianza installate nella zona, al fine di reperire elementi utili a chiarire i tanti dubbi che accompagnano ancora la vicenda.

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