FIRENZE (LaPresse) – “Credo che un governo che decida di bloccare il Paese, azzerare opere, fermare cantieri, sarebbe un governo nemico dell’Italia e delle città d’Italia”. Lo ha detto il sindaco di Firenze, Dario Nardella, parlando con i giornalisti. I quali gli chiedevano se fosse preoccupato che il nuovo governo potesse arrestare la realizzazione delle grandi infrastrutture in città.
“Io non posso credere – ha aggiunto Nardella – che ci sia la volontà di fermare le lancette di Firenze. Perché sarebbe qualcosa che i fiorentini non vogliono”
“Abbiamo bisogno di più trasporto pubblico, più servizi, più infrastrutture. Dobbiamo migliorare le ferrovie e avere un aeroporto che sia all’altezza di questa città”. Ci serve “un aeroporto, che non serve a qualche singolo turista, ma che vogliono i fiorentini. I cittadini dicono basta con aerei che sorvolano a 100 metri i quartieri, che portano inquinamento acustico e rendono impossibile la vita”.
Alla domanda se avesse intenzione di chiedere un incontro con il nuovo ministro per le Infrastrutture, Danilo Toninelli, Nardella ha risposto: “Sono pronto a incontrare chiunque: abbiamo le nostre ragioni, sono stati firmati documenti, stanziati soldi destinati a fiorentini che non si possono azzerare. Sarebbe un atto di guerra contro di loro. Vorrei che i politici nuovi al potere venissero con me a parlare e guardare in faccia gli operai, le loro famiglie che rischiano di non avere un futuro, perché da un giorno all’altro viene detto loro che si bloccano i cantieri. Chi è che avrà il coraggio di guardare in faccia queste persone?”.