MILANO – La pandemia impatta sempre di più sul costume e sui comportamenti sociali degli italiani e anche sulle relazioni interpersonali e familiari. Quasi 8 italiani su 10, il 78%, non inviteranno a casa o faranno visita a persone non vaccinate durante le feste di Natale. A mettere a fuoco questa nuova istantanea della ricorrenza natalizia del Belpaese è Coldiretti/Ixè con una indagine ‘Torna il Natale sulle tavole degli italiani’ presentata in occasione dell’Assemblea nazionale della più grande organizzazione agricola d’Italia e d’Europa.
Sempre dallo studio emerge che un 21% di cittadini non si farà condizionare dalla paura dei contagi ed è disponibile a passare le feste con no vax, specie se si tratta di persone con cui sono legati da rapporti di parentela, mentre un 1% preferisce non rispondere, magari per decidere all’ultimo sulla base della situazione pandemica.
E quest’anno vale anche il motto ‘aggiungi un posto a tavola’. La paura dei contagi condiziona ancora la voglia di un ritorno alla socialità delle feste, testimoniata dal fatto che la media di persone a tavola risale quest’anno a sette, rispetto a meno di quattro del Natale 2020 quando il lockdown e le misure restrittive avevano imposto precisi limiti anche nell’ospitalità e nelle presenze. Un valore comunque inferiore alla media di 9 registrato nel 2019 prima della pandemia. Non a caso un milione di cittadini saranno a tavola da soli anche se ce ne sono sette milioni che avranno a tavola dalle 10 alle 20 persone, ma anche mezzo milione che lo farà in compagnia di oltre venti commensali. L’avanzare della campagna di vaccinazione con la somministrazione delle terze dosi e l’arrivo del super green pass promosso dal Governo Draghi hanno poi restituito anche il coraggio di trascorrere il Natale fuori dalle mura domestiche. 3,5 milioni di italiani hanno infatti scelto di mangiare fuori, tra ristoranti, agriturismi e pizzerie, anche se si tratta della metà rispetto al 2019, l’ultimo Natale prima della pandemia. Una opportunità resa possibile – precisa la Coldiretti – dal superamento del limite di 4 posti a sedere per tavolo nei locali al chiuso per tutti coloro che dispongono del green pass rafforzato anche in zona gialla.
Inviti a casa più selezionati per molti, ma più possibilità di imbandire le tavole senza i lockdown stretti dello scorso Natale.
Gli italiani tornano a spendere per queste feste a tavola con una media di 113 euro a famiglia, il 38% in più rispetto alle feste del 2020 segnate dal lockdown, con zone rosse, limitazioni alle riunioni di famiglia e la chiusura di ristoranti e agriturismi.
Anche se la crisi causata dal Covid ha differenziato fortemente le possibilità di spesa delle famiglie tanto che un 9% di italiani destinerà al pranzo natalizio non più di 30 euro, mentre un altro 18% si fermerà tra 30 e 50 euro. Il 20% dei cittadini spenderà tra 50 e 100 euro, il 32% tra 100 e 200 euro, il 6% tra 200 e 300 euro. Ma c’è anche un 3% che andrà oltre i 300 euro mentre un 4% preferisce non rispondere. A livello territoriale i più “spendaccioni” sono gli italiani del Sud con una media di 129 euro a famiglia, davanti a residenti nel Nord Ovest (116 euro) e del Centro (115 euro). Nelle Isole ci si ferma a 109 euro, ma i più “parchi” sono i residenti del Nord Est, con appena 92 euro a famiglia.
Le modalità per riunirsi cambiano, ma certe tradizioni resistono.
Sono oltre 10,7 milioni i cesti con regali enogastronomici che entrano nelle case degli italiani per il Natale 2021 e per le feste di fine anno con una varietà di scelta per tutti i gusti e per tutte le tasche con un balzo del +24% rispetto allo scorso anno. Un successo – fanno notare Coldiretti-Ixe’- spinto dalla tendenza al regalo utile, magari da usare subito per imbandire le tavole delle feste proprie o di per parenti e amici.
LaPresse