MOSCA – Le autorità russe hanno aperto un nuovo procedimento penale contro i due più stretti alleati del leader dell’opposizione Alexei Navalny. Il comitato investigativo ha annunciato un’indagine contro Leonid Volkov e Ivan Zhdanov, accusandoli di raccogliere fondi per gruppi estremisti. L’accusa prevede una pena fino a otto anni di reclusione. A giugno, un tribunale ha messo fuori legge la Fondazione Navalny per la lotta alla corruzione e una rete dei suoi uffici regionali classificandole come organizzazioni estremiste. La fondazione ha sospeso i suoi sforzi di crowdfunding poco prima della sentenza del tribunale per mitigare i rischi per i suoi sostenitori. La scorsa settimana, tuttavia, il team di Navalny ha annunciato che stava riprendendo la raccolta fondi attraverso l’uso di transazioni crittografate che aggirano il sistema bancario russo e consentirebbero ai donatori di rimanere anonimi. Le autorità russe hanno rapidamente bloccato il sito web di raccolta fondi lanciato dal team di Navalny. Il Comitato Investigativo ha avviato un’indagine penale, sostenendo che Volkov e Zhdanov hanno cercato di continuare “attività illegali” delle organizzazioni fuorilegge. I due alleati di Navalny sono stati oggetto di numerose inchieste criminali negli ultimi anni e hanno lasciato la Russia. Entrambi hanno reagito con sarcasmo alla notizia. “Amici, è un vero problema. Ho perso il conto dei procedimenti penali avviati contro di me. Ho violato i diritti di voto, ho evaso l’esercito, non ho rispettato le sentenze del tribunale, ho nascosto denaro, rubato denaro, riciclato denaro, cos’altro?” ha scritto Zhdanov su Instagram. Volkov gli ha fatto eco su Facebook, dicendo: “La politica in Russia nel 2021 è quando sei in una riunione, il tuo telefono inizia a esplodere da notifiche push, domande e chiamate, pensi casualmente: “Oh, probabilmente un nuovo procedimento penale,’ continuate con calma l’incontro, poi controllate i vostri messaggi ed è davvero un nuovo procedimento penale”.
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