MILANO – L’Italia di Mancini “sta crescendo. Ora vediamo come vanno queste prime due partite delle qualificazioni all’Europeo. Negli anni passati ci lamentavamo che i giovani non c’erano o non giocavano, adesso si vede qualcosa di buono e ci si prova. Vedo molto bene Chiesa, peccato l’infortunio”. Lo ha detto Renato Zaccarelli, bandiera del Torino con cui vinse lo scudetto nel 1976 e oggi opinionista di Sky, ai microfoni di Radio Onda Libera.
L’obiettivo è conquistare gli Europei
“Come vedo il cammino verso Euro 2020? Abbastanza sereno, non vedo nuvole all’orizzonte. Si sta formando un gruppo e ci si abitua a giocare a certi livelli”, ha spiegato l’ex mezzala. “Bisogna vedere come superiamo questo scoglio delle qualificazioni per poi affrontare la fase finale”.
Quagliarella in Nazionale
“Quagliarella a 36 anni eroico in campionato e ora anche in azzurro? Non mi sorprende, conosco Fabio da quando stava nel settore giovanile del Torino”, ha proseguito Zaccarelli. “Tanto di cappello di fronte a un giocatore che ha qualità, affidabilità e temperamento. E’ una bravissima persona e non è stato particolarmente fortunato in certi momenti chiave della carriera. E’ meritato quanto di buono gli sta capitando, tanto alla Sampdoria quanto con la chiamata in Nazionale”.
Juve, l’analisi di Zaccarelli
Capitolo Juventus: “Dove può migliorare soprattutto in chiave Champions? Viene da una prova bella e convincente contro l’Atletico Madrid in una sfida che si era complicata dopo la gara d’andata. Lo scudetto ce l’ha in tasca e – ha aggiunto – può gestire le risorse per concentrarsi sul prossimo turno. Può avere la mente libera avendo vinto lo scudetto al 90 per cento”.
Gli obiettivi del Torino
Inevitabile una battuta sul Toro e sulla possibilità che possa arrivare in Europa League: “Se la può giocare, a parte lo scivolone contro il Bologna che comunque a Torino ha fatto una buonissima gara. C’è un solo posto libero secondo me e sino alla fine i granata possono competere per ottenerlo ritrovando il passo migliore”, ha commentato Zaccarelli.
(LaPresse)
