FIRENZE – La Dia di Firenze, i carabinieri del Noe di Firenze e i carabinieri forestali del Nipaaf di Firenze, nell’ambito di un’attività congiunta e coordinata dalla procura del capoluogo toscano, hanno sequestrato beni per oltre 5 milioni nei confronti di un imprenditore calabrese operante in Toscana nel settore dei rifiuti, già arrestato lo scorso aprile nell’operazione denominata ‘Keu’, dal nome del rifiuto derivante dall’attività di concia delle pelli che, nonostante presentasse particolari criticità ambientali, era stato riutilizzato per sottofondi stradali, terreni agricoli e opere pubbliche.
Il patrimonio sequestrato comprende numerosi terreni e abitazioni in Toscana, nelle province di Arezzo e Pisa, e in Calabria, nel crotonese, oltre a conti correnti, società e automezzi facenti capo all’indagato e al suo nucleo familiare. Dopo il sequestro seguirà la fase del giudizio ed il tribunale dovrà decidere se disporre o meno la definitiva confisca dei beni sequestrati.
Secondo gli inquirenti, nel corso degli anni l’imprenditore avrebbe accumulato un ingente patrimonio di origine delittuosa. Dall’attività investigativa, condotta congiuntamente dal Noe, Nipaaf e sezione di polizia giudiziaria di Firenze, sarebbe emersa la vicinanza dell’imprenditore a famiglie ‘ndranghetiste crotonesi riconducibili alla cosca Grande Aracri di Cutro (Crotone). La stessa circostanza peraltro è emersa in ulteriori recenti indagini coordinate dalla Dda fiorentina e condotte dalla sezione anticrimine del Ros di Firenze.
(LaPresse)