‘Ndrangheta, latitante arrestato a Malta. Salvini: “Nessuna tregua al crimine”

Il ministro dell'Interno ringrazia le forze dell'ordine e gli investigatori. Plausi anche da parte di Di Maio

Foto Vincenzo Livieri - LaPresse Nella foto Matteo Salvini

MILANO – Arrestato a Malta il latitante Antonio Ricci. Accusato di collegamenti diretti con la ‘ndrangheta, è sfuggito a un maxi blitz del 2018. Il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, ha rivolto un ringraziamento “ai nostri investigatori e alle nostre forze dell’ordine, che non hanno mai mollato, e grazie alle autorità maltesi”. E ha ribadito: “Nessuna tregua ai criminali e ai latitanti, in Italia e all’estero”.

Salvini e Di Maio ringraziano le forze dell’ordine

Plausi anche da parte del vicepremier Luigi Di Maio: “Ottima notizia! L’arresto a Malta del latitante Antonio Ricci è l’ennesimo colpo messo a segno dalle nostre forze dell’ordine”. Per il ministro dello Sviluppo economico “la lotta alle mafie è una cosa seria. E deve essere una priorità per questo governo”.

Lotta alla ‘ndrangheta, l’arresto a Malta

Nato a Bari, 48 anni, il nome di Ricci compare infatti nelle carte dell’operazione Galassia, scattata il 14 novembre dello scorso anno in contemporanea tra Calabria, Puglia e Sicilia. L’indagine, originariamente condotta dalla guardia di finanza e coordinata dalla Direzione nazionale antimafia in collaborazione con la Dda del capoluogo calabrese, ha portato al fermo di 68 persone.

Un business da oltre 4 miliardi di euro

Gli investigatori hanno poi fatto luce sulla gestione delle scommesse online, un business da oltre 4,5 miliardi di euro. Sotto la lente degli investigatori anche gli affari delle cosche nelle sale bowling e nel settore del noleggio delle slot machines. I guadagni accumulati venivano reinvestiti in patrimoni immobiliari e conti esteri intestati a prestanome.

La collaborazione delle autorità giudiziarie

I beni degli indagati, per un valore di un miliardo di euro, sono stati sequestrati sia in Italia che oltre confine, grazie alla collaborazione delle autorità giudiziarie di Austria, Svizzera, Regno Unito, Isola di Man, Paesi Bassi, Curaçao, Serbia, Albania, Spagna e Malta, con il supporto dell’Unità di Cooperazione Eurojust.

(LaPresse/di Ester Castano)

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