MILANO – Avrebbero progettato un omicidio con l’utilizzo anche di bombe a mano, nell’ambito di una faida di ‘ndrangheta. Con queste accuse in queste ore vengono tratte in arresto 5 persone. Dalle prime ore di questa mattina, nelle province di Brescia, Reggio Calabria e Vibo Valentia, 200 militari dei Comandi provinciali dei carabinieri e della guardia di finanza di Brescia, con uomini del Raggruppamento operativo speciale dei carabinieri e del Servizio centrale investigazione criminalità organizzata della guardia di finanza, e con il supporto dei rispettivi Comandi competenti per territorio, stanno eseguendo un provvedimento di fermo di indiziato di delitto nei confronti delle 5 persone, ritenute responsabili, in concorso tra loro, di avere detenuto e portato in luogo pubblico armi comuni e da guerra (pistole e bombe a mano) per compiere un omicidio, maturato in un contesto di criminalità organizzata, con l’aggravante di avere agevolato l’attività di una famiglia ‘ndranghetistica. Nell’ambito della stessa indagine, sono in corso 27 perquisizioni su tutto il territorio nazionale.
(LaPresse)