REGGIO CALABRIA – Si chiude il cerchio sull’omicidio di Carmelo Polito, l’uomo ucciso l’1 marzo del 2011 a San Gregorio d’Ippona, in provincia di Vibo Valentia, mentre passeggiava per le vie del centro in compagnia del figlioletto di 6 anni. A quasi due anni di distanza dall’arresto di Francesco Pannace, 34 anni, di San Gregorio d’Ippona, ritenuto uno degli esecutori materiale del delitto, nella scorsa serata, i militari del nucleo investigativo di Vibo Valentia hanno eseguito una misura cautelare in carcere, a carico di Rosario Fiorillo, 32 anni, di Piscopio già detenuto nel carcere de L’Aquila e Giuseppe Pannace, 30 anni, sangregorese. Le indagini hanno consentito di raccogliere “gravi elementi di prova” a carico dei due, esponenti rispettivamente del locale di ‘ndrangheta di Piscopio e di quello di San Gregorio d’Ippona, cristallizzando il ruolo ricoperto nell’omicidio con “le aggravanti di aver agito con premeditazione e al fine di agevolare l’attività del locale di Piscopio, quale articolazione territoriale dell’organizzazione mafiosa denominata ‘ndrangheta”. Dalle indagini è emerso che Pannace sarebbe stato l’autore materiale dell’omicidio, mentre Fiorillo è ritenuto il mandante. Quest’ultimo avrebbe decretato la morte di Polito per vendicare uno schiaffo ricevuto dall’uomo durante un periodo di comune detenzione in un istituto penitenziario.
(LaPresse)